Nella serata del  16 febbraio, il personale della Squadra Mobile ha posto in stato di fermo Salvatore Parisi, anni 34,  catanese con residenza anagrafica a Trecastagni, ma di fatto senza fissa dimora,  perché gravemente indiziato, in concorso, di rapina aggravata in danno di un minore.

Nel tardo pomeriggio del 13 febbraio, un ragazzo di 14 anni è stato aggredito nella centralissima via Trieste da due persone e rapinato dell’I Phone in suo possesso; per farsi consegnare lo Smart phone, uno dei rapinatori ha sferrato un pugno al volto del giovane che cadeva rovinosamente a terra, riportando una ferita al labbro giudicata guaribile in 10 giorni dai sanitari del pronto soccorso.

Gli agenti della Sezione “Condor” intervenuti nell’immediatezza dei fatti, dopo aver visionato gli impianti di video-registrazione delle attività commerciali presenti in zona e acquisita la testimonianza di un cittadino che aveva assistito alla rapina, sono addivenuti alla identificazione della vettura a bordo della quale erano fuggiti i rapinatori.

Attraverso la targa del suddetto mezzo sono, quindi, risaliti al relativo proprietario che, però, non era l’utilizzatore: chi ne aveva la disponibilità era Parisi, soggetto con precedenti di polizia, il quale è stato riconosciuto quale l’autore della rapina.

 Le ricerche del PARISI apparvero subito difficoltose poiché non aveva un impiego stabile e negli ultimi tre anni aveva avuto ben quattro residenze, presso le quali non aveva mai effettivamente dimorato; a seguito di un’intensa attività investigativa, emerse che lo stesso era un frequentatore assiduo di una sala giochi di San Cristoforo. E fu proprio in detto luogo che venne fermato dai poliziotti.

Nella giornata di ieri, in sede di convalida, il G.I.P. del Tribunale di Catania ha disposto la custodia cautelare in carcere di Salvatore Parisi.

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