dossi-in-via-tonoCome anticipato nelle scorse settimane in occasione dell’ordinanza limitativa della velocità sulla riviera di Ponente, nella giornata odierna gli operai della ditta, che si occupa della segnaletica stradale, hanno proceduto all’installazione dei dissuasori di velocità a carreggiata piena, un intervento, che vuole essere un deterrente nei confronti di chi spesso utilizza quella arteria come una autostrada pigiando al massimo sull’acceleratore e rappresentando un pericolo concreto per la pubblica incolumità. In atto, dopo l’ordinanza adottata dal Comandante della Polizia Municipale Giuseppa Puleo, a seguito di atto di indirizzo del Sindaco Formica, la velocità dei mezzi percorrenti quel tratto di strada è limitato sotto i 50 chilometri. Nello specifico dall’intersezione del campo «Salmeri» fino all’inizio di via delle Magnolie, la velocità consentita è infatti di 30 chilometri orari, mentre da via delle Magnolie fino a piazza Tono invece è stata ridotta a 10 chilometri orari. La Prefettura di Messina ha autorizzato il cambio di denominazione dell’asse viario da «viale Sicilia» in «viale Rosario Angelo Livatino». Il provvedimento, contenente anche il parere favorevole espresso dalla Soprintendenza di Messina, è stato trasmesso al sindaco affinché se ne dia esecuzione. L’intitolazione era stata approvata lo scorso ottobre dall’unanimità dalla Giunta Formica a seguito di una proposta formulata nel corso di una precedente seduta di Consiglio comunale dai Consiglieri Alessio Andaloro e Martina Maimone, che oggi esprimono la loro soddisfazione. «Ci avviciniamo al trentennale della sua morte e anche la Chiesa ha concluso il processo di beatificazione. – afferma Alessio Andaloro – Ecco perché abbiamo ritenuto doveroso ricordarlo, anche attraverso la nostra toponomastica. È importante la memoria ed il ricordo di chi si è sacrificato per la collettività. Livatino lo ha fatto, è stato una vittima del dovere, un magistrato che ha pagato con la vita per aver svolto la sua attività secondo i principi e i canoni fissati dalla Costituzione».

Foti Rodrigo

 

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