parcheggio-selvaggio-largo-paisiello-con-posteggiatore-abusivo-1 Parcheggio selvaggio, posteggiatori abusivi ad ogni angolo, danni all’asfalto e inciviltà a farla da padrone. E’ emergenza vivibilità in tutta l’area di Largo Paisiello. Quello che una volta era uno dei principali salotti buoni della città, oggi è solo una zona abbandonata e vittima sistematica dei parcheggiatori irregolari. In queste condizioni gli atti vandalici all’arredo urbano e gli angoli della scalinate, trasformati in bivacchi di fortuna, rappresentano quasi l’ultimo dei problemi per i commercianti ed i residenti della zona che su Largo Paisiello lamentano la completa assenza delle istituzioni. In qualità di presidente della commissione al Patrimonio, il sottoscritto Salvatore Tomarchio, insieme al vice presidente Ersilia Saverino e agli altri componenti della commissione, ha raccolto le segnalazioni dei comitati cittadini che qui chiedono decoro, sicurezza e la lotta contro i parcheggiatori abusivi. Già in passato i lavori di pulizia per togliere scritte e rifiuti da pareti ed angoli della piazza sono stati vanificati nel giro di pochi giorni. Il motivo è che, senza controlli costanti, i delinquenti qui ritornano alla carica nel giro di pochi giorni. 

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La commissione ha più volte sottolineato la necessità di intervenire in questa parte di Catania attraverso una programmazione che fissi degli obiettivi nel breve, medio e lungo periodo. Ecco perché ripropongo al Sindaco Bianco e all’assessore Di Salvo l’idea presentata da tutti i componenti della commissione al Patrimonio durante l’ultima conferenza dei servizi: creare una convenzione dove il comune possa affidare agli imprenditori della zona la gestione e la valorizzazione di piccoli lotti di Largo Paisiello. Un trampolino di lancio per un ulteriore sviluppo commerciale del sito. 

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Oggi nel cuore della città ed a pochi passi dalla centralissima via Etna ci troviamo di fronte ad una terra di nessuno dove la microcriminalità colpisce con una puntualità preoccupante. Un enorme spazio dove bivaccano i senza tetto e dove gli angoli vengono usati come bagni. Cominciare qui con una straordinaria opera di pulizia vorrebbe dire lanciare un segnale preciso di vicinanza dell’amministrazione al quartiere.

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