polizia 28La Polizia di Stato e la Guardia di Finanza di Catania, in collaborazione con la Guardia Costiera, hanno segnalato alla locale Procura della Repubblica 9 sedicenti cittadini stranieri di diverse nazionalità, posti in stato di fermo di indiziato di delitto per il reato di favoreggiamento all’immigrazione clandestina, in relazione allo sbarco di 652 migranti giunti presso il porto di Catania il 13 giugno, a bordo della nave della Guardia Costiera Italiana “Dattilo CP 940”.

In particolare, nella giornata precedente, la predetta nave aveva effettuato il soccorso in acque internazionali dei migranti, partiti dalle coste libiche su 5 diversi natanti.

Sotto il coordinamento della Procura della Repubblica etnea, gli investigatori della Squadra Mobile della Polizia di Stato e del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza, con la collaborazione della locale Sezione Operativa Navale delle Fiamme Gialle, hanno ricostruito la dinamica del viaggio, acquisendo le prove necessarie all’adozione del provvedimento di fermo nei confronti di KARUFI Othman, (cl.1994), CHAW Samba, (cl. 1997), DIUF Alì, (cl. 1977), ABSHIR Abdelaziz, (cl.1998), SEK Basirou, (cl. 1998), EWUR John (cl.1992), SULEMANA Ibrahim Myass, (cl. 1989), JALIOW Nasiru, (cl. 1997) e BAH Lamine, (cl.1998), in quanto gravemente indiziati del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

In particolare, KARUFI Othman e CHAW Samba sono stati individuati quali componenti dell’equipaggio di un gommone su cui hanno viaggiato 121 migranti.

ABSHIR Abdelaziz e SEK Basirou, quali componenti dell’equipaggio di un secondo gommone, di circa 12 metri, con a bordo 131 migranti.

EWUR John e SULEMANA Ibrahim Myass, quali componenti dell’equipaggio di un terzo gommone, di circa 12 metri, con a bordo 119 migranti.

JALIOW Nasiru e BAH Lamine sono stati individuati quali componenti dell’equipaggio di un quarto gommone, di circa 12 metri, con a bordo 128 migranti. DIUF Alì, infine, è stato individuato quale conducente di un quinto natante, di circa 8 metri.

Espletate le formalità di rito, i fermati sono stati associati presso la Casa Circondariale di Catania “Piazza Lanza” a disposizione dell’A.G.

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