vucciria guttusoArdizzone: «L’obiettivo è dare alla cittadinanza e ai visitatori la possibilità di vivere in maniera più partecipata la vita culturale di Messina» La Messina “by night” si rifà bella e un anno dopo si prepara ad accogliere la seconda edizione della notte della cultura. L’assessore alle Politiche culturali di Palazzo Zanca, Giovanni Ardizzone, conferma che essa si terrà il 13 febbraio prossimo e per l’occasione la “Vucciria”, il quadro dipinto nel 1974 da Renato Guttuso e conservato a Palazzo Chiaramonte chiamato anche Palazzo Steri, sede del Rettorato dell’Ateneo palermitano, sarà in mostra al Teatro Vittorio Emanuele. Ardizzone ha definito le ultime intese del prestito temporaneo del dipinto per un mese con l’Università degli Studi di Palermo. «L’obiettivo della notte della cultura – ha sottolineato il vicesindaco – come per la prima edizione, è quello di dare alla cittadinanza ed ai visitatori un assaggio della varietà della città e la possibilità di vivere in maniera più partecipata la vita culturale di Messina». L’opera di Renato Guttuso (Bagheria, 26 dicembre1911 – Roma, 18 gennaio1987) è impressionante e dinamica nelle sue forme e colori, ed ha il potere di offrire al visitatore uno squarcio di vita, una fotografia nitida di uno dei mercati più famosi al mondo. Sarà anche l’occasione per abbinare l’opera di Guttuso ad una delle sue ultime realizzazioni la variopinta Leggenda di Colapesce, più di 120 mq. di pittura su vari pannelli assemblati al soffitto del Vittorio Emanuele per la riapertura del teatro, avvenuta nell’aprile del 1985.

Un pensiero su “Un anno dopo torna la notte della cultura: il 13 febbraio la aprirà la Vucciria di Guttuso”
  1. Certamente cultura è sinonimo di pittura, poesia e di tante altre arti ma c’è anche una cultura storica, letteraria e, non meno importante, anche quella alimentare.
    Guttuso che “arriva” a Messina, ci permette di tracciare una linea che parte dalla pittura, suscitando vari sentimenti nell’osservatore, e arriva agli alimenti.
    “A Vucciria” così permette di identificarci, quasi di mescolarci assieme alle figure che si muovono tra i tanti alimenti “esposti” in quel mercato di cui è rimasto poco, così come poco sta rimanendo della nostra cultura alimentare mediterranea, anche se tentiamo di ritrovare i sapori di una volta.
    Il nostro Centro Ricerche Nutrizionali si propone, per la Notte della Cultura, con una brochure che vuole essere la sintesi tra l’opera pittorica del Maestro, le degustazioni ed eventulai percorsi enogastronomici che dovrebbero richiamare i messinesi per scoprire l’essenza delle nostre tradizioni, di quei sapori dimenticati o abbandonati, per sapere che anche questo fa parte integrante della cultura di un popolo.

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