censoreIl sottosegretario Bocci risponde all’interpellanza di Bruno Censore: “L’adozione di misure straordinarie per la Provincia di Vibo Valentia, quali l’individuazione di specifiche fonti di finanziamento a carattere straordinario ovvero la modifica dei criteri di riparto del Fondo nazionale di riequilibrio per sostenere le iniziative già poste in essere dalla provincia, richiede apposite modifiche legislative che prevedano adeguate coperture finanziarie. Al riguardo, posso sin da ora assicurare l’impegno a valutare, d’intesa con il Ministero dell’economia e finanze, possibili soluzioni che vadano in questa direzione”.

«Un primo ma significativo e rilevante passo è stato compiuto. La grave situazione finanziaria della Provincia di Vibo Valentia richiede misure straordinarie. Va, dunque, accolta positivamente l’apertura del Governo, utile per dare una risposta concreta e un segnale tangibile della presenza dello Stato nel Vibonese e per cercare di risolvere una problematica che, lo ricordo, sta cagionando una grave incertezza occupazionale visto che aleggia lo spettro della messa in mobilità del personale e un insopportabile disagio per i lavoratori, che da tempo ormai sono in stato di agitazione, e per i creditori».

E’ quanto afferma il Deputato del PD Bruno Censore, commentando quanto avvenuto questa mattina alla Camera dei Deputati, dove il rappresentante Governo, rispondendo alla interpellanza urgente presentata dallo stesso Deputato del PD, ha assicurato l’impegno a valutare possibili soluzioni che vadano nella direzione di individuare specifiche fonti di finanziamento a carattere straordinario o attraverso la modifica dei criteri di riparto del Fondo nazionale di riequilibrio.

«Dalla risposta del Sottosegretario Giampiero Bocci – prosegue Censore – traspare il quadro allarmante, di difficoltà economica e finanziaria che si ripercuote negativamente sui lavoratori e sui creditori dell’Ente. Si tratta di una situazione davvero complessa e difficile anche perché il quadro, a normativa vigente, non consente ampi margini di manovra. Però, ho colto positivamente l’apertura del Governo, un’apertura che ritengo sostanziale rispetto ad una volontà di ricorrere a misure straordinarie, quindi ad eventuali modifiche legislative, per dare una risposta concreta e un segnale tangibile della presenza dello Stato nel Vibonese. Così come specificato dal sottosegretario Bocci, l’adozione di misure straordinarie per la Provincia di Vibo Valentia, quali l’individuazione di specifiche fonti di finanziamento a carattere straordinario o la modifica dei criteri di riparto del Fondo nazionale di riequilibrio, richiede apposite modifiche legislative che prevedano adeguate coperture finanziarie. Al riguardo – prosegue – accolgo con prudente soddisfazione l’impegno assunto dal rappresentante del Ministero dell’Interno che ha asserito la volontà a valutare, d’intesa con il Ministero dell’economia e finanze, possibili soluzioni che vadano in questa direzione e posso sin da ora annunciare che, già nella prossima settimana, il Ministero dell’Interno convocherà un tavolo istituzionale, al quale prenderanno parte anche il Prefetto di Vibo Valentia e le Organizzazioni Sindacali, allo scopo di individuare una soluzione dinanzi una problematica che rischia di acuire le note difficoltà di una terra ultima per tutti gli indicatori economici e si traduce in un numero sempre maggiore di famiglie che si vengono a trovare in condizioni di vita insostenibili».

Segue testo risposta Sottosegretario Bocci:

Signor Presidente, con l’interpellanza all’ordine del giorno l’onorevole Censore, unitamente ad altri deputati, pone all’attenzione del Governo la particolare situazione della provincia di Vibo Valentia, che il 30 ottobre dello scorso anno ha dichiarato, come lo stesso interpellante ha ricordato, il dissesto finanziario. L’onorevole chiede, pertanto, quali iniziative il Governo intende adottare per sostenere le iniziative già poste in essere dall’amministrazione, che, tuttavia, sembrerebbero insufficienti a causa della difficile situazione economica che il Paese sta attraversando. Voglio premettere che, in seguito alla dichiarazione di dissesto della provincia di Vibo Valentia, il commissario straordinario è tenuto a presentare al Ministro dell’interno un’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato, riferito all’esercizio finanziario 2013, entro il termine perentorio di tre mesi dall’emanazione del decreto presidenziale di dissesto, ossia, nel caso di specie, entro il prossimo 10 maggio. Lo stesso commissario ha, tuttavia, rappresentato l’impossibilità di far fronte alla situazione di squilibrio attraverso la manovra di risanamento attuata nel 2013 in considerazione di alcuni fattori quali la carenza cronica di liquidità, che ha comportato anche ritardi nei pagamenti degli stipendi e delle retribuzioni accessorie riferite all’anno 2010, il notevole squilibrio dei fondi a destinazione vincolata e il disavanzo di gestione. In questo contesto, non è ipotizzabile un’eventuale proroga per la presentazione dell’ipotesi di bilancio riferita all’anno 2013, in ragione del carattere perentorio del termine previsto.

L’organo commissariale ha, inoltre, chiesto di continuare ad avvalersi dello specifico procedimento di liquidazione dei debiti certi, liquidi ed esigibili, maturati alla data del 31 dicembre 2012, ovvero dei debiti per i quali sia stata emessa, entro lo stesso termine, fattura o richiesta equivalente di pagamento, secondo quanto previsto dal decreto-legge n. 35 del 2013. Tuttavia, anche tale soluzione non appare percorribile in considerazione delle indicazioni fornite dal Ministero dell’economia e delle finanze, in base alle quali «gli enti locali che hanno adottato la deliberazione di dissesto possono richiedere l’anticipazione di liquidità esclusivamente per i debiti non rientranti nella competenza dell’organo straordinario della liquidazione, in quanto questi ultimi restano regolati dalla specifica procedura prevista dal Testo unico degli enti locali».

Tale procedura, voglio ricordarlo, tende ad assicurare il principio di parità dei creditori per i debiti pregressi, rientranti nella sfera di competenza dell’organo straordinario della liquidazione.

Il Commissario ha, infine, richiesto interventi finanziari straordinari del Ministero dell’interno, considerata anche l’impossibilità per le province di ricorrere alla norma di favore prevista dal comma 1-ter, dell’articolo 259 del Testo unico degli enti locali, richiamata anche adesso dallo stesso onorevole interpellante. Tuttavia per la Provincia di Vibo Valentia è stata rilevata l’evidente impossibilità di disporre l’ulteriore utilizzo, in termini di cassa, di entrate aventi specifica destinazione per il finanziamento di spese correnti, sempre in conseguenza dell’ormai intervenuta situazione di dissesto finanziario che esclude anche il rimedio temporaneo previsto dall’articolo 195 del Testo Unico degli enti locali.

Per quanto concerne, inoltre, la rideterminazione della dotazione organica, la provincia ha sottoposto alla commissione per la stabilità finanziaria per gli enti locali, ai fini dell’approvazione, un’apposita deliberazione sulla quale il predetto organo di controllo ha richiesto ulteriori elementi informativi necessari al completamento dell’istruttoria.

Alla luce di questa complessa situazione, l’adozione di misure straordinarie per la Provincia di Vibo Valentia, quali l’individuazione di specifiche fonti di finanziamento a carattere straordinario ovvero la modifica dei criteri di riparto del Fondo nazionale di riequilibrio per sostenere le iniziative già poste in essere dalla provincia, richiede apposite modifiche legislative che prevedano adeguate coperture finanziarie. Al riguardo, posso sin da ora assicurare l’impegno a valutare, d’intesa con il Ministero dell’economia e finanze, possibili soluzioni che vadano in questa direzione.

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