sisma siciliaUna scossa sismica è stata avvertita poche ore fa dalla popolazione di una parte delle province di Enna, Catania e Messina. Le località più vicine all’epicentro sono state Cerami, Troina e Capizzi. Secondo i rilievi registrati dall’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia, l’evento sismico è stato registrato alle 20.47 di martedì 5 gennaio, con una magnitudo di 3.5 della scala richter. Dalle verifiche effettuate dalla Sala Situazione Italia della Protezione Civile, non risultano al momento danni a persone o cose. La scossa, localizzata sui Nebrodi, 60km a nord/ovest di Catania, è l’ennesima che si verifica nel comprensorio Etneo nelle ultime settimane. Come ha spiegato il sismologo Valerio De Rubeis, questo sciame sismico non è provocato dal vulcano ma, viceversa, potrebbe determinare un’eruzione dell’Etna nei prossimi mesi. “Questi fenomeni – ha spiegato De Rubeis – sono il segnale di stress che da tempo sta vivendo la Terra in quella zona, uno stress ben noto tanto che l’area è definita sismica”. Lo sciame delle ultime settimane è dovuto al movimento della Terra, chiamato tecnicamente ‘tettonica delle zolle’. In questo caso la placca dell’Africa spinge spinge verso la placca dell’Europa provocando questi deboli fenomeni tellurici proprio tra l’Etna e il Messinese. Allarmarsi è inutile: anche lo stesso De Rubeis ha spiegato che “non si può prevedere se ci sarà un terremoto forte, nè quando, nè esattamente dove, anche se possiamo ritenere che si possa verificare, nei prossimi mesi, una nuova eruzione dell’Etna”. Dopotutto, in aree con questo tipo di eventi geofisici non va mai abbassata la guardia: l’unico strumento utile per evitare tragedie come quella che ha colpito L’Aquila lo scorso 6 aprile è la prevenzione. Anche la storia del nostro territorio è segnata da devastanti eventi sismici: basti pensare allo Stretto di Messina o alla Sicilia Orientale, aree duramente segnate nel corso dei secoli da tanti forti terremoti che evidentemente, però, hanno insegnato molto poco se oggi, nel 2010, ci facciamo ancora cogliere impreparati.

Strill.it

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