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Probabilmente la paura più grande dell’essere umano non è tanto la morte quanto la sopravvivenza in uno stato di demenza, che costringe il soggetto a dipendere da altre persone e a non poter più contare sulle proprie facoltà mentali. Il morbo di Alzheimer è una malattia che si presenta di solito dopo i sessantacinque anni. Il suo forte impatto sociale è dovuto sia alla diffusione della patologia sia all’assenza di terapie capaci di condurre alla guarigione. Il fatto che non sia possibile curare il morbo non significa, però, che non si possa rallentare il suo processo degenerativo. Uno studio portato a termine dai ricercatori dell’università di Oxford e pubblicato da Public Library of Science One dimostra che la vitamina B, presa in dosi abbondanti, può ritardare l’insorgere di quelle problematiche tipiche della terza età, quali la demenza senile e l’Alzheimer. Dopo i sessant’anni il cervello umano subisce una riduzione della propria massa pari allo 0,5%. Tale riduzione della materia grigia aumenta fino a raddoppiarsi quando abbiamo a che fare con disturbi cognitivi quali la demenza senile. Con l’ Alzheimer assistiamo ad un restringimento annuo del 2,5% della massa cerebrale. Gli scienziati dell’università di Oxford hanno condotto un esperimento della durata di due anni, al seguito dei quali si è notato che l’assunzione di vitamine del complesso B aveva ridotto del 50% l’atrofia cerebrale di alcune persone in età avanzata. Una scoperta di tale portata potrebbe apportare notevoli cambiamenti nella vita di chi soffre di patologie legate all’anzianità e dei loro familiari. I ricercatori, però, tengono a freno ogni entusiasmo precoce: finché non saranno stati fatti tutti gli studi necessari per evidenziare eventuali rischi di tale terapia la prescrizione di vitamina B in anziani soggetti a demenza senile o Alzheimer non sarà ancora consigliata. Nel frattempo le famiglie che hanno a che fare con persone vittime di tali disturbi degenerativi possono integrare la dieta quotidiana con alimenti quali le patate, la carne ed i cerali, che sono ricchi di vitamina B e che, certamente, non potranno che giovare alla salute.

Fonte:  newnotizie.it – Martina Cesaretti

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