Il 17 febbraio scorso si è disputato l’incontro di calcio Catania-Bologna valevole per il Campionato di serie A tim. Nel corso del primo tempo sugli spalti della curva nord gremiti di pubblico, scaturiva, nell’anello inferiore, una rissa tra numerosi tifosi che, per motivi in corso di accertamento, iniziavano a picchiarsi. La rissa si protraeva per alcuni minuti per poi aver termine con un’accesa discussione.

Il comportamento di questi tifosi ovviamente poteva comportare conseguenze assai gravi per l’ordine e la sicurezza pubblica, oltre a manifestare un evidente atteggiamento di violenza non accettabile sugli spalti di uno stadio, come dimostrato dai numerosi fischi di contestazione provenienti dal pubblico di tutti i settori, quale chiaro segno di disapprovazione di tali azioni violente.

È stata pertanto avviata una immediata attività investigativa volta a individuare gli autori dell’azione violenta. Gli agenti della Digos, attraverso la ripetuta e attenta visione delle immagini catturate dalle numerose telecamere del sistema di video sorveglianza dello stadio A. Massimino nonché registrate dalle videocamere mobili degli operatori del Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica, sono riusciti a giungere alla identificazione di alcuni di loro. I frame delle immagini hanno infatti consentito di isolare gli attimi in cui alcuni tifosi si distinguevano per la violenza della loro azione, in quanto si scagliavano con calci, pugni mentre qualcun altro sferrava nella mischia che si era venuta a creare, colpi di cinghia, immagini che, visionate con molta attenzione, hanno evidenziato alcuni particolari rivelatisi utili per il completo riconoscimento.

I successivi accertamenti, nell’occasione particolarmente complessi a causa dei veloci movimenti con cui gli stessi si sono mossi sugli spalti, hanno così consentito di identificare compiutamente cinque soggetti, che sono stati denunciati dalla Digos per rissa e per violazione dell’art. 6 della legge 401/89 (legge antiviolenza nelle manifestazioni sportive) e uno di loro anche per travisamento.

Si tratta di M.D. dell’85, R.A. del 90, L.O. dell’88, G.A. dell’88 e M.S. dell’89, tutti con precedenti da stadio e anche per stupefacenti.

Nei confronti dei cinque ultras, oltre alla denuncia alla Autorità Giudiziaria, verrà ovviamente disposto il DASPO del Questore, il divieto di accesso alle Manifestazioni Sportive.

Proseguono le indagini a cura della Digos per l’identificazione di altri soggetti che hanno partecipato alla rissa.

 

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