Non esiste in Italia una vera e propria “università” tutta dedicata all’immenso mondo e patrimonio dei dialetti sia italiani che esteri. Perciò, l’Università delle Generazioni propone di realizzare in Agnone l’Università dei Dialetti o Università dialettale (anche come sede coordinatrice di tutti i centri glottologici esistenti), sicuri che incontrerà un grande ed inimmaginabile successo, anche a livelli internazionali, poiché quella dei dialetti è una disciplina conoscitiva che, tra le più vaste ed evocative esistenti, appassiona sempre più persone ed è uno studio ed un esercizio così tanto necessario come la difesa stessa della propria identità per ciascuna comunità, seppure in un mondo sempre più globalizzato e, proprio per questa tendenza globalizzatrice, tritatutto e tritatutti.

Perché proprio in Agnone una simile istituzione? Intanto perché Agnone (conosciuta universalmente come l’Atene del Sannio) è stata sempre città di piccoli e grandi studiosi e appassionati di dialetti ed è qui che si è svolto con un altissimo gradimento a livello nazionale il concorso di poesia dialettale “Cremonese”. Ed anche perché qui adesso c’è Domenico Meo, che gode di un prestigio pure internazionale per tutta l’immensa mole di lavoro che sta conducendo da decenni, essendo tra l’altro in contatto con i più importanti studiosi italiani ed esteri. E potrebbe essere proprio lui uno dei principali animatori e protagonisti dell’Università dialettale.

Inoltre, si è sempre (anche affannosamente e finora purtroppo invano) cercato di dotare Agnone di un pur minuscolo istituto universitario, come emanazione dell’Università del Molise. Bene, questa è probabilmente la materia giusta, quella che potrebbe attrarre studiosi e studenti da ogni parte del mondo, specialmente dalla Germania, la nazione che più di tutte ha una insuperata tradizione poiché si è da sempre dedicata allo studio dei dialetti, specialmente italiani e meridionali in particolare (come Gerhard Rohlfs 1892-1986, ritenuto il più grande italiano di tutti i tedeschi). Agnone, quindi, potrebbe divenire un determinante punto di riferimento nazionale e internazionale della dialettologia, con tutte le industrie editoriali, tutte le manifestazioni e le promozioni socio-culturali che ne possano conseguire e che oggi possono anche essere inimmaginabili o soltanto intuìte.

L’appello è rivolto, ovviamente e prioritariamente, alle istituzioni amministrative territoriali (regione, province, comuni) e alle istituzioni culturali (università, biblioteche, centri studi, associazioni, ecc), ma anche ai singoli studiosi affinché giungano, appena possibile, ad un primo tavolo di lavoro, di modo che l’attività e i corsi possano esordire già il prossimo ottobre.

Domenico Lanciano

Leggi o scarica la nota del Prof. MArio Caligiuri, Assessore alla Cultura
della Regione CAlabria. Università Dialettale Disponibilità Caligiuri

 

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