Giovani imprenditrici trasformano Guardavalle, fanno parte dell’Associazione Commercianti, Artigiani e Operatori Turistici.

Nel cuore della vivace comunità di Guardavalle, due giovani imprenditrici stanno lavorando instancabilmente per plasmare un futuro più brillante per il loro meraviglioso paese. Flavia Amato, esperta nel campo della moda, e Vincenza Ussia, un’abile imprenditrice nel settore agroalimentare, condividono una visione comune di prosperità e crescita per la loro città natale.

Vincenza Ussia, Presidente, e Flavia Amato, Segretaria, dell’Associazione Commercianti, Artigiani e Operatori Turistici di Guardavalle, si sono sedute con Genny Pasquino di CostaJonicaWeb.it per condividere la loro missione e le aspirazioni per la comunità.

Vorremmo cercare di capire da dove nasce l’esigenza di creare questa associazione, quali sono gli obiettivi e soprattutto conoscerla meglio per poter offrire alle persone la possibilità di comprendere le opportunità che un’associazione come la vostra offre sul territorio”, chiede Genny.

“Quindi vi spiego – riferisce Vincenza Ussia – il focus sul nome e perché in tanti ne parlano. È giustamente il nome più corto per dire sì all’Associazione Commercianti, ma non siamo solo associazione commercianti. Si chiama infatti Associazione Commercianti, Artigiani e Operatori Turistici e quindi racchiude i maggiori gruppi di attività che esistono sul territorio.

“Fortunatamente, nella zona di Guardavalle – prosegue Ussia – abbiamo tante attività e la nostra Associazione è aperta a tutti coloro con le partite IVA, questo lo diciamo anche ai liberi professionisti che si trovano nella zona di Guardavalle. Con la scusa dell’Associazione ci siamo ritrovati tra di noi perché abbiamo trovato aziende di cui non sapevamo nemmeno l’esistenza, passatemi l’espressione, perché è un problema diffuso e che forse sappiamo molto di ciò che ci circonda ma non di ciò che abbiamo nel nostro paese. L’Associazione è nata con vari scopi, principalmente quello di cercare di fornire maggiori servizi ai soci e così facendo cerchiamo di migliorare anche l’offerta. L’Associazione è nata dall’esigenza comune di fare qualcosa perché dopo il Covid il commercio e l’economia del paese stanno lentamente declinando.

“Diciamo allora che fare impresa a livello italiano – afferma la Segretaria Flavia Amato – non è semplice essere un imprenditore ed avere un’attività commerciale. Siamo in un momento storico in cui non è certo facile, la cosa fondamentale, per questo credo che l’Associazione possa funzionare, è che quando manca la rete, manca anche il sostegno della comunità stessa perché sì siamo in un paese che può vivere di turismo però nel resto dell’anno è la comunità stessa che deve ancora contribuire quindi diciamo che le difficoltà iniziali possono essere state perché il paese era un po’ demotivato o un po’ spento. Diciamo che una volta che si lavora insieme c’è un po’ di corsa nella fase iniziale e si fa rete, si costruisce una squadra per le intenzioni che abbiamo per gli obiettivi che sono sia migliorare la comunità, perché dove magari non arriva l’occhio dell’amministrazione o ente pubblico è il cittadino stesso che può segnalare quali sono i problemi e poi anche fare rete e fare squadra per creare un po’ di vita, quindi attività, eventi più che manifestazioni, quindi tutto ciò che può essere utilizzato per ricostruire un tessuto sociale e un paese vivo. Insomma secondo me è fondamentale portare avanti la comunità.

“Sì, certo è bello andare fuori città, – precisa Vincenza Ussia intervenendo sull’argomento – fare una passeggiata fuori, comprare fuori per carità, ma senza togliere la linfa vitale del nostro paese perché chiudere un’attività, chiudere anche più di un’attività significa che il paese morirà perché già quando si esce in strada non ci sono più le luci dell’insegna, di questo parlo riguardo alla sera per non parlare di quando comunque durante la giornata c’è un viavai di gente e non vedi nessuno non hai nemmeno la possibilità, stando online, di rapporto umano. La battuta ci vuole perché altrimenti ci sentiamo sempre più soli. Capisco economicamente e commercialmente che un imprenditore debba pensare al profitto ma in questo caso oltre al profitto c’è anche un tassello in più che è quello della crescita del tessuto sociale che altrimenti va a morire e si impoverisce.

Come vi state comportando con questa associazione per far sì che questi tratti identitari dei nostri piccoli centri non scompaiano del tutto?

“Effettivamente è molto difficile conciliare questa cosa – afferma Vincenza Ussia – ma penso che Flavia sia una di quelle che fa bene anche attraverso l’uso dei social.

Secondo voi questa Associazione ha qualcosa di innovativo o è solo l’idea, soprattutto per un comune come Guardavalle?

“Si perché già è difficile creare un’Associazione – afferma la Presidente Ussia – poi mettere insieme comunque delle attività commerciali e poi soprattutto magari simili dove invece si pensa che ci dovrebbe essere concorrenza. Proprio quello che stavo per dire è che l’Associazione ha come obiettivo il profitto oggettivo e non la diffusione della cultura o di alcuni elementi particolari. Questa è una distinzione importante, che abbiamo avuto modo di discutere durante gli incontri, soprattutto in vista del periodo estivo, il quale rappresenta il periodo di maggior lavoro e guadagni per noi. In questo contesto, il confronto con altre città, paesi e luoghi turistici è fondamentale. Facendo un esempio, quando una persona cerca un posto dove dormire e trova il nostro pieno, ci sforziamo di suggerire alternative vicine, evitando che scappi altrove. L’obiettivo è superare queste piccole logiche personali e mettere al centro lo sviluppo collettivo, che comprende interessi personali ma anche condivisi. Inoltre, l’acquisto condiviso tra attività che svolgono lo stesso tipo di lavoro può portare benefici ad entrambi, grazie a una richiesta più ampia che fa risparmiare soldi.

Il networking e il lavoro di squadra sono chiavi vincenti per proporre un’offerta migliore. C’è sempre da migliorare, specialmente nell’ospitalità, e l’associazione serve proprio a questo: a fornire supporto dove le aziende o i commercianti non vedono. Attraverso il confronto costruttivo, si apprende e si cresce. Nonostante le difficoltà economiche, l’obiettivo è evitare il collasso totale, e invitiamo gli altri membri della comunità, imprenditori e commercianti ad aderire alla nostra associazione gestita principalmente da donne, sicuri che funzionerà. La gestione è molto femminile, ma ci sono anche giovani con idee innovative.

Vorremmo far capire che Guardavalle è un unico comune, e l’Associazione è un’entità che abbraccia tutti, non solo commercianti ma anche artigiani e liberi professionisti. L’esperienza dei veterani è preziosa, ma apprezziamo anche le idee dei giovani. L’obiettivo è creare qualcosa di diverso per i giovani e garantire un futuro migliore per il paese. Recentemente abbiamo avuto una riunione in sala consiliare con Guerino Nisticò di Badolato, un tour operator che ha condiviso la sua esperienza nel turismo, concentrandoci sul miglioramento dei servizi e sull’ospitalità. Stiamo programmando corsi di inglese, di primo soccorso e una guida turistica di Guardavalle. Abbiamo anche affrontato il tema delle tasse, inviando una lettera aperta al sindaco di Guardavalle e ottenendo risposte positive, dimostrando di essere riconosciuti. Il nostro impegno è lavorare per lasciare ai nostri figli un paese migliore di quello che abbiamo trovato.