Doldo, Di Tommaso, Bottoni“Elettrochemioterapia e tumori metastatici cutanei”, è stato questo il tema di un interessante incontro scientifico, promosso dalla Fondazione Tommaso Campanella e indirizzato agli specialisti e ai medici di medicina generale, che si è tenuto nel Campus Universitario di Germaneto, Prosegue, quindi, a ritmo accelerato l’attività d’informazione e prevenzione, che da qualche mese la Fondazione per la ricerca e la cura dei Tumori “Tommaso Campanella” sta portando avanti a favore dei pazienti oncologici calabresi, ma non solo. I lavori sono stati introdotti dal direttore generale della Fondazione Campanella, Angela Di Tomaso, e dal direttore sanitario Patrizia Doldo. “L’incontro di oggi – ha sottolineato Di Tommaso – al di là del puro fattore scientifico, è importante anche sotto l’aspetto divulgativo perché consente alla Fondazione di promuovere le molteplici attività che sta portando avanti con serietà e impegno. I dati che abbiamo sono certamente in crescendo e molti pazienti stanno arrivando anche da alcune città delle regioni a noi vicine. Certo, siamo tutti consapevoli che la Fondazione vive ora un momento difficile di trasformazione, ma siamo sicuri che se continueremo ad operare a favore dei pazienti, il nostro lavoro sarà certamente positivo e produrrà buoni frutti”. “La centralità della Fondazione – ha continuato il direttore generale – deve essere soltanto il benessere dei pazienti e per questo siamo pronti ad un dibattito aperto con gli amici e colleghi del Ciaccio, ma siamo pure convinti che non possono più esistere doppioni o duplicazioni perché il Piano di rientro ce lo impone. Non si tratta più di scegliere tra l’una o l’altra proposta, ma di condividere un percorso di qualità che dobbiamo necessariamente effettuare insieme. Siamo pronti quindi ad ogni confronto che abbia però come unico scopo quello di ottimizzare le risorse e nel contempo di offrire ai pazienti oncologici un centro di diagnosi e cura di autentica eccellenza”. Alla Di Tomaso ha fatto seguito Patrizia Doldo. Dopo aver salutato i presenti il direttore sanitario della Fondazione si è soffermata proprio sulla “integrazione dei saperi” tanto cara a Salvatore Venuta. “Mai come in questa occasione – ha sottolineato Doldo – si è realizzata quella integrazione tra la comunità scientifica, gli specialisti e i medici di medicina generale, tanto auspicata dal nostro compianto Rettore”. Hanno, quindi, relazionato nell’ordine: Ugo Bottoni, direttore dell’Unità Operativa di Dermatologia della Fondazione Campanella, sul tema “Tumori cutanei, primitivi o secondari: approccio diagnostico”; Manfredi Greco, direttore dell’U.O. di Chirurgia Plastica, sul tema “Approccio chirurgico dei tumori cutanei”; Pierosandro Tagliaferri e Iole Cucinotto, dell’Unità Operativa di Oncologia Medica, sul tema “La terapia medica del melanoma cutaneo metastatico”; Mattia Ronchetti, del Clinical Program manager IGEA; Alessandro Testori, dell’Unità Operativa “Melanomi, sarcomi cutanei/ossei” dell’Istituto Europeo Oncologico di Milano; Ermenegildo Santangelo, direttore dell’U.O. di Anestesia e Rianimazione della Fondazione Campanella, e Maria Renne, dell’U.O. di Chirurgia Oncologica. L’Elettrochemioporazione, in uso nei maggiori istituti nazionali ed internazionali, al fine di migliorare/guarire alcune lesioni cutanee non altrimenti curabili, ha migliorato notevolmente la qualità di vita di molti pazienti neoplastici. Tale tecnica è già in uso nella struttura della Fondazione Campanella. Iniziatore della metodica, il professore Ugo Bottoni, direttore dell’Unità Operativa di Dermatologia, che ha coagulato intorno a sé un valido gruppo multidisciplinare. L’idea, di Bottoni è nata, quindi, “dalla necessità di informare in modo particolare quella categoria di sanitari che da sempre si trovano a fronteggiare gli ultimi periodi di vita dei pazienti neoplastici, che non si ritengano suscettibili di trattamenti sistemici, o ancora di più presentano lesioni della pelle non più colmabili con le terapie convenzionali”.

Vincenzo Ursini

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