medico bIl rischio biologico in ambito sanitario in genere e in ambiente ospedaliero in particolare, è considerato di importanza rilevante, non solo per l’elevato numero di lavoratori esposti direttamente o indirettamente, ma anche per i danni gravi che potrebbero derivare da un contagio. Per tale motivo l’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro ha promosso un corso per gli operatori sanitari dell’Azienda sul tema “Dal rischio biologico alla prevenzione del rischio”. L’iniziativa è dell’unità operativa Formazione e qualità diretta da Clementina Fittante, in collaborazione con il direttore della Farmacia del complesso ospedaliero Soverato/Chiaravalle, Donatella Maria Grazioso e di Enrico Ciaccio, medico competente dell’Asp. Il corso è in programma il 3 e 4 giugno a Lamezia Terme e il 23 e 24 giugno a Soverato. In strutture sanitarie di pertinenza chirurgica, di pronto soccorso e presso i centri prelievi è scritto in una nota, “si evidenzia un incremento degli infortuni a matrice biologica. Il dispositivo tagliente più frequentemente coinvolto è l’ago da siringa. La carenza di esperienza in alcuni casi, di informazione/formazione, la non osservanza delle precauzioni universali, la difficoltà di modificare consolidate abilità o abitudini manuali, il non utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, unite a una non perfetta percezione e conoscenza del rischio stesso, inducono l’operatore ad effettuare manovre non perfettamente corrette, esponendosi a rischio di infortunio e di potenziale contagio”. “La vigente normativa – conclude la nota – conferisce all’Azienda sanitaria l’obbligo di tutela, di formazione ed informazione nei confronti degli operatori della sanità, attraverso l’attuazione di corsi di formazione tesi alla conoscenza sia dei rischi a cui essi sono esposti, sia delle norme e procedure di sicurezza, per arginare un rischio emergente quale quello di lesione da strumenti taglienti a cui sono potenzialmente esposti. Questi, dunque, gli obiettivi del corso”.

Fonte: telereggiocalabria.it

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