La Cisl di Messina ha scelto la continuità confermando per altri quattro anni Tonino Genovese segretario generale. L’elezione al termine del XVII Congresso provinciale della Cisl tenutosi al PalaCultura di Messina che ha puntato sullo slogan “Valore al futuro, insieme si può”. Confermata anche la segreteria provinciale con Mariella Crisafulli e Paola Zito. Due giorni di lavori congressuali con numeri impietosi, fotografie allarmanti ma anche con interventi e contributi di esperti che hanno indicato quale può essere la via d’uscita per il nostro territorio. Ad aprire i lavori è stato il segretario generale Tonino Genovese con la relazione che ha disegnato il quadro della situazione messinese grazie anche a contributi video e statistici. È stata proprio la relazione di Genovese il fulcro attorno al quale si sono poi svolti i lavori.

Di particolare interesse l’intervento dell’ingegnere capo del Genio Civile, Gaetano Sciacca, che ha illustrato quali sono “i 10-15 progetti di pronta attuazione che potrebbero dare ossigeno all’economia cittadina”: dal porticciolo S. Cecilia alla via Don Blasco e la via del Mare, la riqualificazione del Tirone, l’adeguamento sismico del viadotto Ritiro, il porto di Tremestieri, il nuovo Palazzo di Giustizia. “Lavori eseguibili per 207 milioni di euro – ha detto Sciacca – con un duplice obiettivo, quello di dare uno slancio all’economia e di realizzare progetti utili per la comunità. Non si deve continuare con l’abitudine di intervenire solo nell’emergenza, bisogna recuperare la fase della pianificazione in una visione complessiva del territorio”.

“Messina ha bisogno di offrire la stessa qualità che si trova in altre province, in tutti i settori. Dall’offerta formativa, alle opportunità, ai servizi”. Il contributo del prof. Michele Limosani, docente di Economia all’Università di Messina, ha squarciato un velo sulla condizione presente della distribuzione del lavoro a Messina oggi e di quella che si rischia di avere in futuro senza interventi non rinviabili. “Ci vorranno – ha avvertito – forse dieci anni per ridare sviluppo a questa città”.

Non ha risparmiato severe critiche il segretario generale della Cisl Sicilia, Maurizio Bernava, soprattutto alla classe politica: “Sembra sempre la stessa – ha detto – si parla di tutto tranne che dei rimedi necessari per famiglie e imprese. Serve più partecipazione e maggiore sobrietà. Messina – ha aggiunto – non solo è politicamente fallita, lo è anche socialmente ed eticamente. Senza alcun equilibrio si è badato solo a usurpare territorio e a occupare potere. Spero che nelle prossime elezioni i dinosauri stiano in panchina. Come ha detto Tonino Genovese nella sua relazione, per Messina servono ricette nuove e nuovi cuochi”.

Infine, da Bernava arriva un passaggio sul tema caldo nel dibattito politico regionale. “Le Provincie vanno abolite, senza pastrocchi. Servono linee guida per le partecipate, ma in un piano complessivo. Siamo contrari a consorzi provinciali che non sarebbero altro che nuove baracche politiche, bisogna incentivare i comuni a consorziarsi per dare servizi. Le province vanno abolite con un piano che preveda interventi mirati a sanare le partecipate e migliorare i servizi. Il presidente Crocetta capisca che la Cisl è una risorsa. Noi vogliamo offrire, non prendere”.

Sulla stessa scia è andato il Commissario straordinario del Comune, dott. Luigi Croce, che portando il saluto della città in apertura dei lavori ha detto che “è utopistico pensare di risolvere i problemi con pannicelli caldi quali alcune proposte dei politici. Le soluzioni non possono che arrivare da confronti seri come quelli avviati dalla Cisl da parecchio tempo con tutte le Istituzioni e come si conferma in questa sede”.

Il secondo giorno di congresso si è aperto con il contributo dell’ing. Giovanni Mollica. Numeri e tesi che hanno evidenziato come la posizione strategica di Messina non sia sfruttata. “La logistica – ha detto – è il terzo datore lavoro per la Germania, il porto di Anversa occupa 180mila persone. Perché i porti siciliani non riescono a fare logistica? Serve un collegamento ferroviario veloce tra i porti siciliani e Salerno con il Ponte sullo stretto anello indispensabile. Si potrebbero, così, creare 200mila posti di lavoro stabili, avere 12 miliardi di aumento del fatturato, ottenere 1 miliardo di utili. Ma serve un piano di collegamento veloce su rotaia. L’alta velocità siciliana, così come annunciata, darà un contributo insignificante allo sviluppo dell’isola senza collegamento veloce con l’Europa”.

Luigi D’Andrea, docente dell’Università di Messina, ha approfondito il tema attuale della riforma del titolo V della Costituzione sulle Autonomie Locali. “Un titolo che è dentro la Costituzione – ha detto – così come le autonomie locali sono dentro la rete dei poteri pubblici. Bisogna fare in modo che lo Stato e i soggetti territoriali possano dialogare, per farlo occorre creare un disegno. Non è solo l’accorpamento delle province, prevede anche il ridisegno circoscrizioni, il ruolo di tanti comuni piccoli. Il problema irrisolto è sul piano legislativo e costituzionale nel rapporto tra Stato, Regioni e Comuni e per quanto riguarda la Sicilia la specialità non ci è alla fine convenuta perché è diventata autoreferenzialità”.

E’ stato Luigi Sbarra, della segreteria nazionale della Cisl, a concludere i lavori. “Bisogna – ha detto – superare le divisioni esistenti per ricomporre un quadro attuale di lacerazione, frammentazione e riportare la condizione sociale all’unità. Abbiamo chiesto moralità alla politica, abbiamo lavorato tanto per limitare i danni della crisi, costruito confronti e relazioni. Vi deve essere una sollecitazione pressante, costante nei confronti dell’Europa per ottenere quei fondi che darebbero ossigeno a diversi settori della nostra economia. Vi sono tre grandi aree strategiche su cui insistiamo si debba intervenire: dalla riforma della pubblica amministrazione e del contenimento spesa pubblica, a nuove politiche fiscali, nuove politiche per il lavoro, il rilancio del tessuto industriale, produttivo e dei servizi. La Cisl ha una strategia forte sociale, politica e organizzativa”.

Durante i lavori congressuali è stato possibile visitare anche due mostre allestite per l’occasione. La prima con protagonisti tanti artisti messinesi che hanno realizzato altrettanti dipinti ispirati al tema del congresso e al termine dei lavori è stato premiato Vittorio Busà per la sua opera. La seconda, curata da Pippo Lombardo, con una raccolta di fotografie e fotoriproduzioni tratte da “Bombardamenti aerei nella seconda guerra mondiale” e da “Messina 43- 44” di Enzo Verzera. Nei saloni del Palacultura sono stati inoltre esposti, grazie alla collaborazione delle aziende messinesi partner del Congresso, i prodotti tipici del nostro territorio.

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