Simit -Workshop scientifico Catania 8 luglio (1)Catania. Workshop scientifico del Progetto “Simit: Costituzione di un sistema integrato di protezione civile Italo-Maltese” – P.O. Italia-Malta 2007-2013. Nel mese di settembre sarà avviata la fase operativa. Sarà avviata nel mese di settembre la fase operativa del Progetto “Simit: Costituzione di un sistema integrato di protezione civile Italo-Maltese” – Progetto Ordinario Italia-Malta 2007-2013 con particolare riferimento alla gestione del rischio geologico e alla realizzazione di un piano di Protezione Civile nelle isole di Lampedusa e Gozo.

E’ quanto emerso nel corso della due giorni del workshop scientifico del progetto ospitato dal Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche ed Ambientali dell’Università degli Studi di Catania nei locali dell’Orto Botanico e del Conservatorio delle Vergini al Borgo.

“Grazie a Simit – ha spiegato Agata Di Stefano, responsabile scientifico del progetto per l’Università di Catania alla presenza del direttore del Dipartimento di Scienze biologiche, geologiche ed ambientali, Pietro Pavone – verrà costituto un sistema integrato di protezione civile tra soggetti siciliani e maltesi per le attività di previsione, prevenzione e mitigazione dei rischi di natura geologica in un’area ad alto rischio come quella del Canale di Sicilia”.

Lead Partner del progetto è il Dipartimento della Protezione Civile della Regione Siciliana, con a capo l’ing. Calogero Foti, mentre il responsabile unico del procedimento è l’ing. Maurizio Costa. Gli altri partner, oltre all’Università di Catania, sono il Dipartimento della Protezione Civile di Malta e le Università di Palermo e di Malta rispettivamente rappresentate da Peter-Paul Coleiro, da Liborio Cavaleri e da Pauline Galea.

“La fase scientifica e di studio dei territori interessati dal progetto si è ormai conclusa così come anche le attività di formazione del personale – hanno spiegato all’unisono Calogero Foti e Maurizio Costa della Protezione civile -. Adesso, nel mese di settembre, sarà avviata la fase operativa finalizzata alla pianificazione e alla gestione delle emergenze attraverso la realizzazione di una rete istituzionale tra i soggetti coinvolti ed un portale che consenta lo scambio immediato delle informazioni necessarie, una sorta di sala operativa virtuale integrata Sicilia-Malta, con attività di monitoraggio continuo. Sono previste anche numerose esercitazioni trans-frontaliere per testare le procedure di gestione operativa delle criticità con verifiche dei piani attraverso esercitazioni congiunte”.

“Il progetto – hanno aggiunto i due rappresentanti della Protezione civile – prevede l’attuazione di un piano di intervento congiunto che coinvolga le strutture localizzate in tutte le zone NUTS 3 transfrontaliere confinanti e adiacenti, un’attività di aggiornamento tecnico e amministrativo–gestionale di supporto, nonostante la carenza di personale e di risorse economiche, ed un piano di informazione e diffusione di una cultura di protezione civile con adeguate norme comportamentali tra gli abitanti”.

Nel corso della due giorni di lavori a Catania sono stati presentati ed illustrati numerosi contributi scientifici riguardanti i caratteri geologici di settori a terra ed off-shore dell’Isola di Lampedusa ed i risultati preliminari sullo studio di grandi massi probabilmente collegati ad eventi di tsunami nelle aree costiere settentrionali di Malta e gli esiti del monitoraggio di una costa in erosione dell’agrigentino.

Ed, inoltre, gli studi geofisici sulle valutazioni degli scenari di rischio a Malta, Lampedusa e Ortigia, la presentazione del network sismico del Mediterraneo centrale e di una revisione del catalogo dei terremoti. Per il settore ingegneristico sono stati presentati gli studi sulla valutazione e classificazione della vulnerabilità degli edifici a Malta, Gozo e Lampedusa e la proposta di realizzazione di un “Gis Thematic Risk Map” su cui fondare un piano di protezione civile.

Alfio Russo – Università degli Studi di Catania

Resp. Comunicazione “Simit” P.O. Italia-Malta 2007-2013

 Nella foto  i rappresentanti dei partner del Progetto SIMIT

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