cascino-manfredi-volt-siciliaCovid in Sicilia: i limiti e le mancanze dell’Amministrazione regionale. Volt, il partito paneuropeo: “Oggi paghiamo le scelte scellerate di una classe politica miope e inadeguata”.  A un anno dallo scoppio di una pandemia globale bisogna prendere coscienza di una responsabilità che coinvolge tutti, senza esclusioni.

La pandemia ha mostrato tutti i limiti e le mancanze delle Amministrazioni regionali, dal partito paneuropeo Volt già ampiamente denunciate. Non solo: “ha mostrato una volta di più – dichiara Manfredi Cascino, coordinatore di Volt in Sicilia – che queste mancanze sono state create direttamente da una classe dirigente inadeguata ad amministrare una Regione complessa come la Sicilia”.

 Volt denuncia con fermezza la fallimentare strategia adottata dall’attuale Giunta. È evidente come, sin dalle gestioni precedenti, si sia fatto poco o niente per offrire a siciliani e siciliane un sistema sanitario dignitoso. Le strutture, spesso fatiscenti, male attrezzate e carenti di personale, si sono dimostrate inidonee ad affrontare una pandemia dagli effetti devastanti.

 “La classe politica miope siciliana è stata tanto incapace di guardare al futuro – prosegue Cascino – da operare tagli lineari che, insieme ai costi, hanno eliminato anche le prestazioni e indebolito il personale sanitario, oggi troppo comodamente definito eroico. Interi territori sono rimasti sguarniti degli essenziali presidi sanitari e a pagarne il prezzo più alto è stato il cittadino”.

 L’emergenza attuale è figlia di decenni di malgoverno. Persiste tuttora un sistema indecoroso, prodotto da scelte palesemente sbagliate e risorse mal gestite. Un sistema eccessivamente burocratizzato e politicizzato che blocca gli aiuti o li eroga in forte ritardo, escludendo intere categorie di imprenditori e professionisti.

 Volt pretende che le misure di contrasto alla povertà e di sostegno al reddito non vengano né interrotte né attenuate. È infatti necessario attendere il pieno recupero dell’economia siciliana per non incrementare ulteriormente le disuguaglianze sociali e il divario Nord-Sud, già aggravato dalla crisi del 2008 e mai veramente colmato.

 Volt condanna inoltre il giustizialismo vendicativo contro “i furbetti del vaccino”, nel quale si è rifugiata la Giunta regionale per sfuggire alle proprie responsabilità. Vietare loro la seconda dose è pericoloso e dannoso in quanto influirebbe sull’efficacia del vaccino e comporterebbe uno spreco di dosi. Il paziente sarebbe inoltre esposto ad effetti avversi non previsti, potenzialmente verificabili a seguito della somministrazione di due ulteriori dosi a mesi di distanza dalla prima. Stupisce che di tale giustizialismo si sia fatto promotore proprio l’Assessore alla Salute Ruggero Razza. Non dimentichiamo certamente quando, a sua volta, il Presidente Nello Musumeci trovava il capro espiatorio di turno nei migranti.

 Volt invita il Governo Regionale a pretendere una destinazione dei fondi del Next Generation EU adeguata a rilanciare l’economia siciliana, dando priorità a infrastrutture, digitalizzazione, ambiente, turismo, agricoltura, commercio e ristorazione.

 La comunità siciliana ha diritto ad una pianificazione concreta del proprio futuro, frutto finalmente di una visione coraggiosa e ambiziosa. Le prossime generazioni dovranno crescere in una Sicilia dove il diritto alla salute e ad una vita dignitosa siano pienamente garantiti.

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