La parlamentare del Pdl auspica l’immediata ratifica della Convenzione di Istanbul. “In Calabria oltre 154mila donne, circa il 22,5%, hanno subito violenza fisica o sessuale nel corso della propria vita. Numeri da bollettino da guerra con più di 100 donne uccise dall’inizio del 2012 nel nostro Paese. Un allarme sociale che deve trovare risposte immediate ed efficaci”. Lo dichiara la senatrice del Pdl Dorina Bianchi alla vigilia della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne del 25 novembre.

“Le donne calabresi fra i 16 e 70 anni che hanno subito violenza fisica nel corso della vita, secondo nostre elaborazioni su dati Istat ed Eures, – ha precisato la parlamentare del Pdl – sono il 13,6%, mentre tale percentuale sale al 23,7% se si considera la violenza sessuale per lo più rappresentata dalle molestie fisiche sessuali”.

“Proprio in occasione di una data così importante dobbiamo impegnarci a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di contrastare la violenza sulle donne, testimoniando il nostro impegno attraverso azioni concrete. In questa direzione – continua la Bianchi – è necessario promuovere la ratifica della Convenzione di Istanbul per il contrasto alla violenza sulle donne e alla violenza domestica, già firmata dal nostro Paese lo scorso 27 settembre”.

“La Convenzione – spiega la senatrice calabrese del Pdl – costituisce ad oggi il trattato internazionale più importante che affronta il fenomeno, e la sua portata innovativa consta nel suo riconoscere la violenza sulle donne come una “violazione dei diritti umani e una forma di discriminazione”.

“È quindi imperativo un lavoro di cooperazione tra Parlamento, Governo e società civile, affinché la ratifica della Convenzione torni ad essere un tema di primo piano dell’agenda parlamentare, ponendoci l’ambizioso obiettivo dell’entrata in vigore della Convenzione d’Istanbul nei tempi più brevi possibili, entro la fine di questa legislatura. Siamo davvero a un passo dal traguardo – conclude Dorina Bianchi – dobbiamo unire le forze e portare a compimento questa battaglia di civiltà”.

 

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