domenico-dagostino«Non posso che esprimere soddisfazione ed entusiasmo per l’esperienza assessorile. I risultati raggiunti testimoniano il grande impegno profuso da tutta la Giunta in assenza del Sindaco eletto Giovanni Siclari. Maria Grazia Richichi, Pietro Caminiti, Massimo Morgante e Francesca Loria sono stati ottimi e competenti compagni di viaggio in un’avventura difficile ma esaltante».

Con queste parole si conclude il percorso dell’assessore Domenico D’agostino che, a fine del suo mandato, ha fatto un bilancio del suo impegno in giunta.

«La mia presenza in giunta è originata dall’assenza per sospensione causa legge Severino del Sindaco, nonché dalla necessità di affrontare una serie di ostacoli di ordine giudiziario ed amministrativo che necessitano di competenza ed esperienza giuridica. In primo luogo l’applicazione della legge Severino che ha fatto del caso Siclari un unicum sul piano nazionale: difficoltà interpretative, vuoti normativi, dissidi ermeneutici fra interpretazione amministrativa e giudiziaria ed anche fra la stessa giustizia ordinaria e quella amministrativa di quella che pur essendo una legge necessaria appare lacunosa e necessaria di modifiche che superino le aporie più critiche. A questo – ha confermato D’agostino – si sono aggiunti due ricorsi alla giustizia amministrativa proposti dalle opposizioni consiliari che hanno causato l’interruzione della attività politica amministrativa della Giunta espressione della maggioranza: alla fine entrambi i ricorsi sono stati superati e la Giunta è stata reinsediata. Ancora l’epilogo della vicenda processuale c.d. Bandafalò con l’appello che ha in buona parte riformato la condanna del Sindaco Giovanni Siclari. Da ultimo e non per importanza il vaglio affrontato e superato della Commissione di accesso antimafia».

Un passaggio, quest’ultimo, che inorgoglisce D’agostino e che, dopo aver atteso con tutta l’amministrazione, ha portato il risultato più auspicabile per l’intera città.

«Mi piace ricordare che nell’ultimo anno solo il consiglio comunale di Villa San Giovanni e quello di Madatoriccio non sono stato sciolto per infiltrazioni mafiose – ha sottolineato l’assessore uscente – Segno tangibile della legalità, della trasparenza e della buona pratica amministrativa seguita dalla amministrazione. In tutta questa situazione complessa e complicata la amministrazione Siclari ha saputo ottenere importantissimi risultati: la transazione per lo sblocco dei lavori del molo di sottoflutto futuro porticciolo, la proroga per l’utilizzazione dei fondi del decreto emergenza, l’accreditamento dei fondi residui del decreto emergenza pari a quasi 12 milioni di euro, lo sblocco delle procedure per il riappalto dei polmoni di stoccaggio, l’isola ecologica itinerante, lo sblocco dei concorsi per il turn over del personale comunale, il disinnesco di un ordigno bellico, l’ottenimento dei fondi del PON inclusione e del reddito d’inclusione, il piano urbano del traffico e tante altre azioni amministrative iniziate e non ancora concluse. Si sono gettate le basi, grazie alla lungimiranza del Sindaco Siclari, per cambiare il volto della Città di Villa San Giovanni, per dare finalmente risposta alla vocazione turistica, portuale e commerciale di tutta l’area dello Stretto».

 

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