Il Concerto – progetto ha visto esibirsi numerosi artisti: dalla band alle ballerine fino alle pittrici. E’ stato costruito, ieri sera presso il Palacultura “Antonello da Messina”, un ponte ideale tra musica, danza e pittura. Il cantautore messinese Francesco Andaloro ha aperto il suo Concerto – progetto dal titolo “Un Ponte passare” con un racconto musicale che, attraverso tante tappe artistiche nel corso della vita e messe in scena sul palco ieri sera, ha dato “voce e colore” alla sua esperienza professionale. L’idea dell’intero spettacolo nasce dall’artista qualche tempo fa e si inserisce, finalmente, nell’ambito della 3° Edizione di “Progetto Solidarietà – Dolci Note Artistiche”, che è in pieno svolgimento dal 20 al 24 marzo, presso la stessa location ed organizzata dall’Associazione culturale Musicart3.

“Un ponte per passare” trova uno spazio da protagonista, all’interno degli appuntamenti serali di questa kermesse, sia per la sua originalità sia per la profondità di intenti e contenuti espressi da Andaloro. Raccontare ben undici anni di carriera artistica non è comunque un’impresa semplice. Eppure il cantautore ci è riuscito con freschezza e spessore in quasi due ore di spettacolo grazie ad una band di professionisti, al supporto delle coreografie e delle interpretazioni di Antonella Gargano con la sua Associazione Culturale “Tersicore” e delle opere a tema delle pittrici Roberta Guarnera, Sally Gerald e Annalisa Mazzeo (in arte Anna M. Ponfi). Sedici brani musicali tratti dai suoi due album (“Amore a metà” e “Io, l’arte ed un senso”) hanno scandito lo spettacolo che è iniziato con “Viaggio di una storia” seguito da “L’amico e l’attesa”, la prima canzone che Andaloro ha scritto a 17 anni. Il percorso musicale è continuato passando da sonorità melodiche a quelle allegre, come nel caso di “Torta di nonna o gonnacorta” che parla della donne in modo appunto ironico. Ad arricchire infatti questo brano c’è stato il corpo di ballo tutto al femminile, sempre coordinato dalla Gargano.

Il cantautore ha mescolato la sua musica ad altre forme artistiche proprio per spiegare e far arrivare meglio la sua arte. Ecco che tra le performance musicali e di teatro – danza, si inseriscono i momenti intimistici di Andaloro accanto ai dipinti presenti sul palco. Raccontando di due metà che si incontrano come in uno dei quadri, è partito il brano “Non era poi così impossibile” che canta le storie d’amore. Anche in questo caso, efficace l’accompagnamento delle ballerine, avvolte e poi liberate da un lungo velo rosso.

Poi, un susseguirsi di ritmi diversi tra loro e pregevoli dal tribale de “L’ultimo respiro” al ballad acustico di “Amore a metà” al brano cantato a cappella. Interessante la performance “Come il vento” in cui l’artista fa un chiaro riferimento alla donna che fugge, interpretata in scena da una delle allieve dell’Associazione “Tersicore”, Francesca Carditello.

Di spicco il contributo del chitarrista Mimmo Bertoni (l’unico non messinese tra i musicisti) che si é esibito in un assolo di flamenco, accompagnato dal ballo della Gargano.

Il concerto avrebbe dovuto chiudersi con il brano “Come sono io” a cui è seguito un bis richiesto dal pubblico.

Andaloro fin qui sente di aver sfidato il tempo per scrivere ogni sua canzone. Dietro ogni canzone c’è una storia e, nell’arco di undici anni musicali, ci sono tante storie. “L’importante – sostiene il cantautore – è comprendere quel famoso senso, la morale di ogni storia e, magari, raccontarla attraverso l’arte”.

Il ponte naturalmente collega tutte le storie ed è stato ottimamente rappresentato nelle due tele della giovane Guarnera, realizzate appositamente per il concerto e posizionate ai lati del palco.

 

L’artista è consapevole che un simile progetto poteva essere realizzato in altre province come Milano, dove ha sede la sua produzione ma ho voluto portare avanti la messinesità, grazie anche alla scelta di collaboratori qualificati tutti della città dello Stretto e provincia.

I componenti della band che hanno mostrato il loro talento sul palco del PalaAntonello sono stati: il tastierista Giuseppe Conti, il bassista Peppe Imbroscì, il batterista Domenico Mistretta, il chitarrista Gesuè Pagano, il pianista Mimmo Piccione, il sassofonista jazz Roberto Scolaro.

Per l’Associazione culturale “Tersicore” si sono esibite, oltre alla responsabile Gargano e alla Carditello, le allieve Laura Bonna, Francesca Gitto, Manuela Lax, Ilenya Ruggeri, Miriam Schillace.

Questo progetto musicale è pronto per andare in tournée nei Paesi dell’Est e, magari, dopo si concentrerà sulla Sicilia.

Marcella Ruggeri

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *