L’Istmo di Catanzaro, tra i golfi di Squillace e di Lamezia, è la culla dell’Italia poiché è proprio qui che 3500 anni fa circa è nato il nome che adesso è patrimonio di una Nazione e di uno Stato (da Lampedusa alle Alpi) e di tutti coloro che vivono oltreconfine.

Ed è proprio qui che, grazie a re Italo, è nata la prima vera democrazia al mondo, quella “etica” diffusasi (pure attraverso i sissizi, cioè i pasti comuni, simbolo di cooperazione, di dignità reciproca e di pace) in gran parte del Mediterraneo ma che nella città di Atene, in Grecia, si trasformò in quella fatale “democrazia mercantile” fondata sulle oligarchie o le aristocrazie,

sulla più sfrenata competizione, sulla più spietata concorrenza negli  affari” quale abbiano ancora oggi e che spesso porta alle guerre e allo sfruttamento dei popoli, al deterioramento dell’ambiente e ai tristi  cambiamenti climatici.

Ed è proprio l’etica il filo conduttore tenuto e sviluppato nel 1939 dalla scrittrice americana Gertrude Slaughter nel libro “Calabria the first Italy” che ha visto la luce all’Università del Wisconsin (USA) 84 anni fa e che oggi viene presentato nella sala del Consiglio Comunale di Squillace con la edizione realizzata da Giuseppe Meligrana di Tropea (VV) nella traduzione di Sara Cervadoro (calabrese di Roma).

 

In 308 pagine l’Autrice porta il lettore a considerare tale filo conduttore dalla nascita territoriale, valoriale, antropologica e politica dell’Italia fino alla figura di Mattia Preti (1613-1699) il celebrato pittore di Taverna. Un percorso lungo tremila e più anni.

Tale evento di oggi a Squillace è assai importante non soltanto per la Calabria ma pure per il resto d’Italia e, in particolare, per i calabresi e gli italiani residenti fuori confine regionale e nazionale.

Conoscere e capire le proprie origini familiari, sociali, regionali e nazionali è il primo indispensabile avvio per capire il resto del mondo, per amare e per valorizzare con il dovuto orgoglio il proprio territorio e la propria cultura.

Ci aiuteranno ad adempiere a questo obbligo di civiltà il noto filosofo Salvatore Mongiardo, direttore scientifico del “Centro Studi e Ricerche sulla Prima Italia” di Squillace nonché Scolarca della Nuova Scuola Pitagorica di Crotone; l’assessore alla programmazione e al turismo, il sociologo Franco Caccia, e l’editore Giuseppe Meligrana. Dopo le previste relazioni ufficiali seguirà un utile dibattito e, a chiusura dell’evento, i presenti avranno la possibilità di degustare le meraviglie di un buffet preparato con cura da esperti della enogastronomia territoriale.

Ricordiamo che il libro “Calabria la prima Italia” è già stato presentato, in anteprima nazionale, al Museo del Bergamotto di Reggio Calabria, mercoledì 20 dicembre scorso, a cura della Sede Unesco “Re Italo” presieduta dall’arch. Alberto Gioffré, con il patrocinio di varie associazioni socio-culturali reggine. Si spera che tale libro venga adottato pure dalle Scuole calabresi.