carabinieri pc decollaturaNei giorni scorsi i Carabinieri della Compagnia Carabinieri di Soveria Mannelli hanno notificato nr. 3 misure cautelari del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa nei confronti di altrettanti soggetti residenti tra Soveria Mannelli e Decollatura.

I provvedimenti sono scaturiti a seguito di attività di indagine condotte dai militari della Stazione Carabinieri di Soveria Mannelli i quali, nelle scorse settimane, hanno raccolto diverse denunce da alcune donne che, stanche delle continue molestie o violenze messe in atto dai loro coniugi, ex coniugi o conviventi, hanno deciso di dire basta e di alzare la testa contro chi offende quotidianamente la loro dignità di donna e mette seriamente in pericolo la loro salute e quella dei loro familiari.

La situazione era per tutte, in effetti, abbastanza delicata. Come hanno avuto modo di accertare i carabinieri, i mariti o ex mariti continuavano a molestare più volte e con insistenza le proprie ex consorti con chiamate persecutorie e invii sistematici di sms in cui ognuno di loro cercava, con ogni sforzo possibile, di riallacciare la relazione sentimentale ormai perduta con toni assolutamente ossessivi e quasi paranoici.

In un caso, addirittura, la persona denunciata aveva inviato sms alla vittima facendo esplicite allusioni alla possibilità, nel caso in cui non si fosse ravvicinata a lui, che il figlio avuto in comune potesse perdere uno o entrambi i genitori, minacciando quindi gesti estremi di natura suicidiaria o uxoricida.

Altre volte i persecutori, sempre per ingenerare nelle loro vittime uno stato perdurante di ansia e timore, si mostravano completamente spavaldi e pronti a tutto, dichiarandosi capaci di sfidare chiunque, comprese le forze di polizia e l’autorità giudiziaria, pur di raggiungere il proprio obiettivo, paventando anche la possibilità di irrompere improvvisamente presso l’abitazione della donna forzando la porta di ingresso o di “colpire” i propri parenti ed amici stretti.

Proprio lo stato perdurante di ansia in cui si trovavano ormai le donne, che avevano anche mutato le loro abitudini di vita per cercare di evitare ad ogni costo un possibile incontro con i rispettivi“stalkers”, aveva portato le stesse a ribellarsi ai continui soprusi subìti e ad aprirsi ai carabinieri della Stazione Carabinieri di Soveria Mannelli che, dopo indagini immediate ed approfondite, riuscivano a attribuire gravi responsabilità penali in capo agli autori del reato che venivano quindi sanzionati con la misura del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima del reato (abitazione di residenza, domicilio e qualsiasi altro luogo frequentato per motivi di lavoro, ricreativo ecc. dalla persona offesa dal reato).

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