carabinieri24Nel pomeriggio di ieri i Carabinieri della Compagnia di Soveria Mannelli hanno arrestato, su ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Lamezia Terme, Mammoliti Leopoldo Robertino, di anni 45, accusato dei reati di tentata estorsione aggravata e lesioni aggravate ai danni della propria madre.

I Carabinieri della Stazione di Conflenti avevano più volte accertato, in particolare, che il Mammoliti, conosciuto dai militari per vari precedenti penali a carico, esercitava quotidianamente una forte pressione sulla propria madre al fine di ottenere con violenza e minaccia i soldi necessari all’acquisto di sostanza stupefacente di cui aveva bisogno per il proprio consumo personale.

I militari, verificato lo stato di sofferenza psichica e fisica della anziana vittima, madre del Mammoliti, riuscivano a convincere la signora della necessità di denunciare quanto effettivamente si verificava tra le mura domestiche per poter fermare definitivamente le condotte vessatorie dell’uomo che, in più occasioni, aveva anche ricorso alla violenza fisica per convincerla a cedere il denaro richiesto.

I Carabinieri accertavano così che il soggetto aveva compiuto atti idonei diretti a costringere la madre a consegnargli una somma di denaro compresa tra i 100 e i 200 euro, usando dapprima minaccia nei confronti della stessa, con comportamenti aggressivi e vessatori, per poi aggredirla nel sonno colpendola con calci e pugni sulla gamba destra e su tutto il corpo, fermandosi solo dopo aver ricevuto la promessa della consegna del denaro necessario per l’acquisto delle sostanze stupefacenti.

Proprio a causa delle azioni violente sopra descritte, la signora anziana veniva visitata da personale medico che la riscontrava affetta da “trauma contusivo alla coscia destra” giudicato guaribile in gg. 7 di cure.

L’uomo veniva così arrestato per i reati di tentata estorsione aggravata e lesioni personali aggravate ai danni della propria madre e condotto presso la casa circondariale di Catanzaro-Siano, su disposizione dell’autorità giudiziaria procedente.

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