Nel pomeriggio di sabato 31 agosto i Carabinieri della Compagnia di Soveria Mannelli hanno rinvenuto un’altra piantagione di marijuana, nell’ambito dei mirati servizi pianificati per il contrasto dei reati in materia di sostanze stupefacenti. In particolare, i militari della stazione di Serrastretta, all’esito di un servizio di osservazione predisposto nella stessa zona di San Michele ove lo scorso martedì 27 agosto era stata estirpata un’altra piantagione, individuavano una coltivazione di canapa indica in zona boschiva, composta da nr. 50 piante, di altezza compresa fra mt. 2,50 e mt. 3,00, in stato di abbandono. Il numero delle piante messe a dimora e il loro stato avanzato di maturazione, simili a quello della precedente operazione di polizia giudiziaria, fa desumere che le due piantagioni siano in realtà parte di uno stesso lotto che era pronto ad essere sfruttato per la raccolta delle infiorescenze ormai ben sviluppate.
Le piante erano state messe a dimora, anche in questo caso, in un’unica piazzola, in prossimità di un corso d’acqua di cui il coltivatore si serviva per irrigare automaticamente la coltivazione, attraverso una serie di canali realizzati per deviare il corso naturale dell’acqua. In seguito a una serie di servizi di osservazione sul posto, i militari avevano quindi constatato lo stato di abbandono della piantagione per la prolungata assenza dal sito del coltivatore della stessa, evidentemente intimorito dalla possibilità di essere scoperto dalle forze di polizia, essendo anche consapevole della precedente operazione di polizia giudiziaria che aveva interessato il territorio limitrofo nei giorni scorsi.
I Carabinieri procedevano così a prelevare un campione delle piante per poter esperire successive analisi di laboratorio, mentre tutte le rimanenti piante venivano estirpate e distrutte sul posto a mezzo fuoco.
Proseguono intanto le indagini volte ad individuare il responsabile della coltivazione della piantagione.