Mentre nel resto d’Italia ancora si discute di Spending Review, la Fondazione Calabria – Roma – Europa raccogliendo l’invito dei circa 300 Comuni soci, attraverso il proprio Ufficio Centrale di Committenza (U.C.C.), ha sottoscritto le prime convenzioni per l’acquisizione, in forma associata, di lavori, servizi e forniture.

Un passo importante verso il reale risparmio della macchina amministrativa dei Comuni calabresi, imposta dalla Spending Review a partire dal 1 gennaio 2013, che non ha colto impreparati gli autorevoli professionisti che, fin dalla sua istituzione, ruotano attorno alla Fondazione. Vantaggi, modalità di gestione e di adesione sono stati dettagliatamente presentati nel corso del seminario di approfondimento, organizzato e realizzato con successo dalla Fondazione CRE e realizzato con il patrocino della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Agenzia per la diffusione delle tecnologie per l’innovazione, dell’Anci, dal Comune di Vibo Valentia, della Camera di Commercio di Vibo Valentia, da “La Voce dei Comuni”, della S-Connet, organismo di mediazione e dalla Juribit, ente di formazione.

Un intero pomeriggio dedicato ad uno dei temi di maggiore interesse, soprattutto per i Comuni con meno di 5000 abitanti, che, come previsto dalla legge 135/2012, dovranno obbligatoriamente gestire in forma associata le procedure per l’acquisizione di servizi, forniture e lavori nell’ambito delle Unioni di Comuni oppure attraverso la stipula di appositi accordi consortili.

Un’iniziativa, quella promossa dal presidente della Fondazione CRE, on. Domenico Naccari e dal direttore generale Mauro Nicastri, che ha visto concretizzare la volontà, anche tra diverse amministrazioni, di lavorare assieme. A dimostrarlo la presenza numerosa di amministratori calabresi ma non solo. Apprezzata e significativa anche la presenza e gli interventi del Sen. Bevilacqua, dei consiglieri regionali Salerno e Scalzo, di Antonella Freno, oltre che del Sindaco Nicola D’Agostino, del presidente dell’Associazione dei Comuni Vibo Vale, Nicolino La Gamba, di Emilio Verrengia, presidente nazionale AICCRE, del dirigente regionale avv. Bruno Calvetta a dimostrazione della fondatezza del progetto che come evidenziato da Naccari “nasce e vuole contraddistinguersi per il suo essere organo apolitico, che vede uniti uomini e donne appartenenti a diversi schieramenti, ma tutti fermamente convinti e mirati nel promuovere azioni a beneficio della comunità. La Fondazione – ha aggiunto Naccari – ha in poco meno di un biennio rafforzato e riallacciato i rapporti tra Calabria e Roma attraverso azioni sinergiche istituzionali. Ci ritroviamo per dare una riposta concreta e lo facciamo con l’Ufficio Centrale di Committenza. Ed e’ dalla Calabria che si parte e dalla quale si invia un segnale di novità. Con soddisfazione abbiamo riscontrato, anche in un periodo dell’anno particolare, un grande interesse da parte degli amministratori locali che hanno preso parte al seminario dimostrando la volontà di partecipare attivamente alla vita della Fondazione, mediante la quale vogliamo dare a tutti la possibilità di usufruire di beni e servizi, di creare un rapporto stabile con altri Comuni.

La platea ha particolarmente apprezzato gli interventi tecnico – specialistici dell’avvocato Michele Gorga, responsabile area appalti e contratti Presidenza Consiglio dei Ministri – Agenzia per la diffusione delle tecnologie per l’innovazione (Agenzia per l’Italia digitale), e del Segretario generale del Comune di Vibo, Nicola Falcone. Il primo ha individuato nella Centrale di Committenza un soggetto che, in questo scenario, avrà un ruolo determinante <per l’acquisizione di beni e servizi per i Comuni, in base alla ratio della Spending Review, che punta ad accentrare funzioni e acquisti per ingenerare risparmi. I comuni calabresi, in tale contesto normativo, hanno intravisto nell’Ufficio Centrale di Committenza della Fondazione CRE la formula più agevole e flessibile di cooperazione in un contesto di valorizzazione delle autonomie locali>. Di Opportunità ha parlato anche il segretario generale Nicola Falcone. <l’esternalizzazione non inciderà negativamente sull’economia locale. Lo stimolo e la speranza è che l’adesione all’Ufficio Centrale di Committenza non sia vista come obbligo ma opportunità che cogliamo, certi delle positività che ne deriveranno>.

Vincenzo Larocca, dirigente dell’Unione dei Comuni del Versante Ionico, dopo aver annunciato l’adesione della stessa Unione all’Ufficio Centrale di Committenza ha voluto sottolineare come il modello organizzativo proposto dalla Fondazione CRE lascia ampio spazio ai Comuni per cooperare con chi meglio credono e laddove vedono effettivi vantaggi.

Sono seguiti gli interventi di Antonella D’Angelis e Roberta Spinelli della Fondazione CRE e la chiusura, prima dell’avvio del dibattito con i sindaci calabresi presenti, è stata affidata al direttore generale della Fondazione CRE, Mauro Nicastri. <La mission del neonato Ufficio Centrale di Committenza è in primo luogo quella di fare gli interessi dei Comuni soci per assicurare ad essi il supporto organizzativo, gestionale e tecnologico, nonché adeguate economie di scala nello svolgimento della attività, il tutto senza nessun onere di spesa>.

 

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