Sonia-Alfano1Comunicato stampa dell’onorevole Sonia Alfano in cui si fa riferimento alprogetto che ha individuato in Sicilia due centri specializzati nello studio e trattamento della poliabortività e trombofilia: il P.O. “Cervello” (per la Sicilia occidentale) e l’Ospedale G. Garibaldi di Catania.

“Scriverò una lettera all’assessore regionale alla Salute, Lucia Borsellino, per chiederle, non tanto da rappresentante delle istituzioni quanto da mamma che ha avuto la possibilità di dare alla luce la sua terza figlia grazie all’utilizzo dell’eparina, di fare in modo che l’uso di questo farmaco possa diventare parte di un protocollo autorizzato”: lo ha detto Sonia Alfano, intervenendo al congresso di ginecologia “Le nuove frontiere della ricerca su poliabortività e trombofilia” tenutosi nell’Aula Magna del P.O. “Cervello” dell’Azienda Ospedaliera “Ospedali Riuniti Villa Sofia-Cervello” di Palermo.

Il congresso è stato dedicato alle problematiche e alle criticità che si rilevano nelle pazienti che hanno difficoltà ad avere figli a causa di patologie che spesso non vengono immediatamente riscontrate. Presidenti del congresso sono Walter Bertolino e Vincenzo Lo Bue.

Da Palermo è partito il progetto di ricerca dell’AOGOI Sicilia (Associazione dei ginecologi italiani ospedalieri, del territorio e liberi professionisti), sponsorizzato dal segretario regionale professor Giuseppe Ettore e coordinato dai dottori Walter Bertolino e Sebastiano Bianca. Il progetto ha individuato in Sicilia due centri specializzati nello studio e trattamento della poliabortività e trombofilia: il P.O. “Cervello” (per la Sicilia occidentale) e l’Ospedale G. Garibaldi di Catania (per la Sicilia Orientale). Nei due centri verrà istituita una banca dati e realizzato un ambulatorio dedicato alla “Poliabortività e trombofilia”.

L’eurodeputato Sonia Alfano, che ha raccontato le difficoltà della sua seconda gravidanza, risoltasi in modo positivo grazie alle terapie dei medici del P.O. “Cervello”, ha aggiunto: “Ho appreso che la prescrizione dell’eparina da parte dei ginecologi è un problema perché rischiano una sanzione. Ecco perché scriverò all’assessore Borsellino, affinché l’eparina possa diventare parte di un protocollo autorizzato”.

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