gerace logoDi seguito la nota diffusa dall’ufficio stampa del Comune di Gerace. Si è tenuta nella sede ufficiale del Comune di Siderno la riunione decisiva del Comitato dei Sindaci della Locride, assente dalla scena politica dopo la riunione di Ardore, che segnò l’apertura di una crisi politica senza precedenti nell’ambito dell’Assemblea dei primi cittadini locridei.

Un Comitato aperto dalla necessità di azzerare le cariche e ripartire, subito specificata dal Presidente Salvatore Galluzzo nel dirigere l’avvio della discussione. Una necessità condivisa anche se con sfumature differenti dall’intera assise delusa nel complesso dai risultati politici ottenuti per la Locride negli ultimi anni di lavoro.

Una Locride spesso illusa e sede di passerelle politiche Nazionali e Regionali sin dopo il delitto Fortugno, hanno sottolineato i sindaci di Gerace, Locri, Sant’Agata del Bianco, Gioiosa Jonica, Mammola, Caulonia, Casignana ed Africo. Una realtà non ascoltata neppure di fronte alle necessità ed emergenze più prossime, vedi i danni subiti a seguito del dissesto idrogeologico, ovvero alla richiesta di far entrare il proseguimento della strada statale 106 sino ad Ardore o la trasversale Bovalino Bagnara nel Piano dei trasporti regionale, o ancora di fronte alla necessità fatta emergere più volte di far garantire la messa funzione dei depuratori delle acque costiere.

Una Locride cui mancano delle progettualità condivise e decisive per uno sviluppo reale, – come sottolineato da Francesco Macrì che definisce il Piano approvato qualche mese fa come privo di qualsivoglia strategia e fatto in fretta, monco delle predominati strategiche necessarie per far decollare un qualsivoglia sviluppo territoriale. La Locride dei sindaci che emerge dalla riunione del 26 aprile non si nasconde rispetto alle difficoltà di dialogo e di unitarietà di vedute. È l’Assemblea di un territorio preoccupato perché monco di una rappresentanza istituzionale regionale dopo i risultati elettorali delle ultime consultazioni, ma anche un territorio convinto della necessità di superare le difficoltà, azzerare la macchina dirigente dell’Associazione non per distruggerla ma per ripartire su basi più solide e propositive.

A tal fine si apre il prossimo 13 maggio, data fissata per la riunione dell’Assemblea generale dei Sindaci, una vera e propria fase costituente della struttura rappresentativa. Una fase che sarà aperta dalle dichiarazioni dei Presidenti dell’assemblea Pietro Crinò e del Comitato Salvatore Galluzzo atte a fare un bilancio dei lavori prima di aprire ufficialmente la crisi e dare il là alla fase di dialogo interno alla struttura, per riformare la classe dirigente, ma anche gli organismi tecnici, tanto necessari a supportare gli sforzi progettuali del territorio soprattutto dei piccoli comuni come sottolineato da molti amministratori locali come i Sindaci di Mammola, Gioiosa Jonica, Sant’Agata del Bianco, Africo e Caulonia, che più volte richiamano il valore politico dell’organismo rappresentativo dei primi cittadini.

Tre saranno dunque i punti all’ordine del giorno del prossimo appuntamento dell’assemblea dei Sindaci, dopo le dichiarazioni dei Presidenti i provvedimenti di carattere generale, molto si dovrà discutere di assetto Statutario, quindi varie ed eventuali.

Strill.it

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