Vincenzo Bellini s’impone da quasi due secoli come ambasciatore dell’identità siciliana nel mondo in forza del linguaggio universale della musica. Ed è il richiamo planetario delle sue opere a farne uno dei più autorevoli testimonial su cui la Regione Siciliana ha scommesso con determinazione, dando vita, attraverso le celebrazioni belliniane 2023, ad un’iniziativa di ampio respiro in grado di contribuire ad incrementare la promozione del turismo culturale e che si snoda su due manifestazioni, il Bellini International Context e la Settimana Internazionale di Musica Sacra di Monreale.Il Bellini International Context, prestigiosa rassegna direttamente promossa e organizzata dall’assessorato regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo a partire dal 2021, è riproposta con bella evidenza anche quest’anno nel segno dell’Orfeo dorico, per citare la definizione coniata da Gabriele D’Annunzio. Oltre 30 gli eventi del ricco cartellone itinerante che si snoderà dall’8 settembre al 6 ottobre a Catania,  città natale del genius loci, con significative tappe a Messina e Palermo. In particolare, la programmazione prevista nel capoluogo etneo è realizzata in collaborazione con il Comune di Catania nell’ambito del Summer Fest.In primo piano stelle di chiara fama della scena lirica mondiale. Due i nuovi allestimenti operistici: I Puritani realizzati dal Teatro Massimo Bellini di Catania, direttore Fabrizio Maria Carminati, regia di Chiara Muti; e Norma prodotta dall’E.A.R. Teatro di Messina, sul podio Giuseppe Ratti, regista Francesco Torrigiani. Tra gli altri protagonisti del festival spiccano i cantanti Jessica Pratt, Dmitry Korchak, José Cura, José Maria Lo Monaco, Caterina Sala. In programma, inoltre, gala lirico-sinfonici, concerti da camera, oltre a spettacoli in cui si fondono musica e prosa, teatro di figura e arti visive, all’insegna della multimedialità e della multidisciplinarietà. E ancora incontri culturali e tavole rotonde.

Un rigoroso approccio filologico contraddistingue un festival che mira ad inquadrare il sommo operista nell’agone protoromantico europeo, allargando l’orizzonte agli influssi che la sua creatività innovativa avrebbe esercitato sul teatro musicale a venire. Un’indagine affascinante che traccia la linea direttrice da seguire e “contestualizza” scelte artistiche capaci di salvaguardare la tradizione e al contempo aprire a inediti connubi tra la musica e le più varie discipline.La denominazione della kermesse indica che la stessa è appunto costruita intorno ad un “contesto” appunto multidisciplinare. Ne discende una progettualità variegata e composita, così configurata dall’assessorato, che ha catalizzato la partecipazione di magna pars delle maggiori istituzioni musicali, culturali, e religiose dell’Isola: Teatro Massimo Bellini di Catania, Teatro Massimo di Palermo, Teatro di Messina, Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana, Fondazione Taormina Arte Sicilia, Arcidiocesi di Catania, Università degli Studi di Catania, Conservatorio di Musica “Vincenzo Bellini” di Catania, Conservatorio di Musica “Arcangelo Corelli” di Messina, le Arcidiocesi di Catania e di Monreale.

«Promuovere la cultura, i grandi artisti siciliani e il territorio che li ha visti nascere e formarsi – sottolinea il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani – è uno degli obiettivi del governo regionale. Il Bellini International Context è l’occasione in cui questi elementi si fondono nel nome di uno dei più famosi compositori classici, che merita di essere celebrato nella sua città e in tutta l’Isola, perché è certamente uno dei migliori ambasciatori dell’Identità siciliana nel mondo. Un grande progetto corale che vede la sinergia di tutte le principali istituzioni culturali e musicali della Sicilia».

«Abbiamo fortemente voluto questa terza edizione del Bic, manifestazione inserita tra i grandi eventi promossi dalla Regione – afferma l’assessore regionale al Turismo, Elvira Amata – per proseguire nel percorso avviato tre anni fa. Un’edizione arricchita e migliorata rispetto a quelle precedenti, con la novità fondamentale dell’inserimento in calendario della Settimana internazionale della musica sacra di Monreale. L’obiettivo è quello di allargare la proposta culturale coinvolgendo un sempre maggiore pubblico e sempre più eterogeneo. Abbiamo organizzato un evento facendo sistema tra le varie istituzioni, enti lirici e culturali, accademie, conservatori, arcidiocesi e amministrazioni comunali, senza ragionare a compartimenti stagni, puntando a prolungare la stagione turistica».

Il Bellini International Context sarà pure occasione per scoprire e riscoprire siti storici delle tre città, quali il Teatro Massimo Bellini, Castello Ursino, Cortile Platamone, Teatro Sangiorgi, il Conservatorio a Catania; il Teatro di Messina e il MuMe – Museo Regionale nella città dello Stretto; Piazza Ruggiero Settimo e Palazzo Steri a Palermo. Tutti gli eventi sono ad ingresso libero e, quando non diversamente indicato, avranno inizio alle ore 21.

Project manager delle Celebrazioni belliniane è Gianna Fratta, proficua operatrice culturale oltre che rinomata direttrice d’orchestra, qui chiamata a coordinare i partner di progetto. «Il Bellini International Context – sottolinea – conferma la formula vincente che ha decretato il successo delle due precedenti edizioni: strutturare innovativamente la kermesse come un vero e proprio ‘contesto’ culturale, basato sull’interazione tra i linguaggi dell’arte. I melodrammi e i gala belcantistici si sposano con proposte dal carattere multidisciplinare, costruite ad hoc per rileggere con la sensibilità odierna la lezione belliniana. Questa impostazione ha consentito di intercettare fasce di pubblico giovane e attirare frequentatori non abituali di lirica e classica. Era altresì indicato offrire ai visitatori una proposta variegata a cavallo di settembre e ottobre, in un’ottica di destagionalizzazione ma comunque in continuità con i flussi turistici che approdano nell’Isola in piena estate. Gli stessi criteri che hanno guidato la programmazione nella seconda metà di ottobre della Settimana Internazionale di Musica Sacra di Monreale, promossa dalla Regione nell’ambito dello stesso progetto che prevede il Bic».