lucia-pinsoneLucia Pinsone dà concretezza al lavoro svolto nei cinque anni dalle scorse elezioni regionali, in cui ha incontrato, ascoltato e collaborato con migliaia di Siciliani e ha costituito il movimento etico-politico Vox Populi Voluntas Dei.  Ricca di questo patrimonio, si candida alla Presidenza della Regione.

Lo si legge in un comunicato diffuso dal proprio ufficio stampa che continua: <<Lo fa attraverso una lettera indirizzata alla Sicilia, quella della Storia e della Cultura con le maiuscole, e attraverso l’esposizione del proprio programma che, come tutta l’azione politica del presidente Pinsone, proviene dalla “voce” dei siciliani e da ulteriori voci sarà arricchito.>>

LETTERA ALLA SICILIA

           Cara Sicilia,  ti scrivo.

Da sempre terra di conquista, contesa,  saccheggiata e inevitabilmente umiliata e derisa,  colonizzata da poteri (forti?) che manovrano la politica.

Ti definiscono laboratorio sperimentale, ma sei solo lo sgabuzzino meno utile della casa, quello da mettere e lasciare in disordine nel cercare il modo per governare,  a Roma e da Roma.

           Leggo le dichiarazioni dei vari candidati alla Presidenza:  tutte uguali, nelle loro apparenti  differenze.

Vedi, Sicilia cara, ogni cinque anni tutti vogliono il meglio per te, tutti diventano autonomisti, tutti fanno promesse roboanti  e poi, dalla mattina dopo le elezioni , lavorano a favore delle poltrone proprie  e dei danti causa romani e si distraggono da te, salvo ricordarsene al prossimo appuntamento elettorale.

Tu, Madre di Archimede, Empedocle, Dionisio I, Ettore Maiorana, Antonello da Messina, Bellini, Pirandello, Sciascia, Tomasi di Lampedusa, Verga, Camilleri,  non compatisci bocche che promettono di farti diventare bellissima, ma appartengono a chi si è specializzato in parole e, se ha fatto i fatti, erano quelli voluti da chi ti ha condotta nelle condizioni attuali?

E ancora altri tuoi figli,  Falcone, Borsellino, De Mauro, Francese, Loi, Dicillo, Dalla Chiesa, Giuliano,  Impastato, Don Puglisi, troppo lungo l’elenco di quanti non hanno esitato a sacrificarsi,  hanno creduto e tentato, volevano cambiare la storia, ma hanno cambiato solo la loro condizione umana. Eppure vengono citati, troppo spesso a sproposito, e trasformati in bandiere elettorali dagli stessi ignavi che certo non hanno reso onore ai palazzi che li hanno ospitati.

Allora, cara Sicilia, io penso che sia arrivato il momento  dei fatti, il momento di  tenere a mente i nomi di quei tuoi figli, mentre ci si impegna  a  farti tornare un Triangolo benedetto da Dio, che possa

riscrivere la storia per i suoi figli.

Io non ci sto a dimenticarmi di te tra due mesi

Non ci sto ad una Sicilia colonia romana

Non ci sto ad una Sanità organizzata sui bisogni della politica e non su quelli del malato

Non ci sto ad una Formazione che serve solo alla politica

Non ci sto al lavoro nero legalizzato, anche se prende il nome dei diversi precariati

Non ci sto a fare dei Forestali il capro espiatorio di colpe di altri

Non ci sto agli abusi perpetrati su molti allevatori ed agricoltori, quelli che non hanno amici tra gli ignavi,  e per  cercare di richiedere i propri diritti negati deve munirsi di certificati antimafia

Non ci sto a non dare ai nostri ragazzi alternative alla valigia.

Vox Populi Voluntas Dei, serve restituire centralità al popolo, partendo dai suoi bisogni reali, quelli che vengono citati per qualche settimana ogni cinque anni.

Ti propongo quindi il programma mio e dei molti che come me non ci stanno.

PROGRAMMA PER LA XVII LEGISLATURA DELLA REGIONE SICILIANA

 Vox Populi Voluntas Dei si candida al governo della Regione per attuare una politica che abbia come obiettivi fondamentali il rilancio dell’economia e quindi dell’occupazione,  la difesa dell’ambiente e la partecipazione quanto più possibile diretta dei cittadini alle scelte politiche.

Noi abbiamo già iniziato scrivendo questo programma insieme ai Siciliani che abbiamo incontrato ed ascoltato nel corso degli scorsi cinque anni. Ciascuno dei punti che lo compongono è frutto del contributo di associazioni, gruppi informali e singoli cittadini che ci hanno sottoposto una questione e la sua soluzione.

  L’obiettivo della prossima legislatura sarà affrontare la crisi politica, economica e morale della Sicilia, ponendo nuovamente al centro l’uomo, il suo lavoro, la sua famiglia.

Occorrerà invertire la rotta rispetto a quella che ci sta portando tutti alla deriva.

Punto di partenza, ma trasversale a tutta l’attività politica della legislatura, sarà porre mano allo Statuto regionale perchè, solo attraverso la concreta applicazione di uno Statuto ricondotto al passo con I tempi nelle sue parti obsolete, disporremo di risorse e di leve operative che, se correttamente utilizzate, contribuiranno a rilanciare l’economia e a ridurre la disoccupazione.

            Il nostro programma politico ha caratteristiche precise ma sempre, nel corso dei cinque anni che ci attendono, sarà aperto ai contributi dei movimenti e dei cittadini cosiddetti comuni, quelli per I quali e insieme ai quali è nato il movimento che non a caso si chiama Vox Populi Voluntas Dei.

 

1 IL LAVORO  E L’ECONOMIA

Guardiamo al lavoro e all’economia come a parti di un tutto, che ricomprende ogni altro aspetto della vita culturale ed economica della Sicilia. Proponiamo quindi un Piano Straordinario del Lavoro  che crei nuova occupazione attraverso un approccio diverso ai temi dei beni culturali, del turismo, dell’agricoltura  e così per ogni ambito. Alcuni esempi:

  • un progetto complesso di promozione territoriale finalizzato alla fruizione e gestione di alcuni dei beni monumentali compresi nel territorio siciliano, tale da produrre un’offerta turistica di alta qualità, pienamente sinergica con le attività socio-economiche del territorio. Si tratta di un  patrimonio incommensurabile che non possiamo trascurare in quanto risorsa, da valorizzare ed utilizzare, mediante l’attivazione di un appropriato piano di sviluppo in grado di divenire motore propulsore di una nuova economia che possa offrire nuove e concrete opportunità occupazionali.
  • incentivi alle imprese, siciliane e nate altrove che delocalizzzino la propria attività sul nostro territorio,  che sottoscrivano con i lavoratori e gli enti locali dei Piani Industriali, che abbiano precisi  obiettivi occupazionali e utilizzino personale non precario
  • l’istituzione di un’ Agenzia economico finanziaria che coordini i dati delle opportunità occupazionali offerte dall’uso dei fondi europei da parte degli enti locali e li renda fruibili in un’apposita banca dati a chi cerca lavoro e sia in posseso dei requisiti professionali richiesti
  •  un programma di protezione dei prodotti tipici siciliani, che incentivi le agricolture biologiche e difenda le specificità tradizionali della regione da invasioni solo apparentemente indolori di prodotti stranieri, volute invece da logiche internazionali che guardano al profitto di alcune parti del mondo, sorvolando sulla salute e sull’economia di certi Sud.

            Al contrario, difendere la specificità biologica dei nostri prodotti e incentivarne la filiera di trasformazione e di commercializzazione anche internazionale, costituirà un ulteriore punto di forza nella nostra offerta turistica e promuoverà le attività commerciali dei nostri operatori.

2 I TRASPORTI

Neppure il più illuminato impianto di incentivi e valorizzazioni teso a produrre lavoro e crescita finanziaria potrà risultare efficace se limitato da un sistema dei trasporti fatiscente ed inadeguato.

Occorrerà riportare alla massima funzionalità la rete stradale esistente, ampliandola quanto possibile con nuove arterie, in modo che nessuno debba sentirsi isolato dal resto della Sicilia solo perchè lontano dai centri maggiori.

Le isole minori meritano collegamenti frequenti e a costi contenuti, che non penalizzino i residenti.

Il piano porti, oltre a potenziare le strutture esistenti e a realizzarne altre ove occorrano,

realizzerà le infrastrutture materiali e immateriali necessarie a trattare l’enorme quantità di merci che toccano le coste siciliane, grazie all’invidiabile posizione geografica, stoccandole e trasportandole a destinazione, con un evidente picco occupazionale

3 LA SALUTE

Ci doteremo di un Piano Sociale e Sanitario che preveda incremento degli investimenti per l’edilizia socio sanitaria e per le dotazioni tecnologiche e organiche della sanità siciliana.

Lo sblocco dei concorsi con conseguenti assunzioni in estate, a ridosso della elezioni regionali, che abbiamo registrato quest’anno, attengono ad una politica clientelare vecchia e invisa ormai anche a chi, temporaneamente, ne beneficia.

  • Il nostro Piano Sociale e Sanitario prevedrà un costante monitoraggio delle esigenze di professionalità e di tecnologie dei diversi presidi sanitari, in maniera da risponere razionalmente a tutte le richieste dei territori.
  • Non potremo prescindere da una approfondita revisione della rete ospedaliera che, così come è stata definita, ignora le necessità di una grande parte dei nostri cittadini e li costringe a  viaggi della salute in giro per le non certo perfette strade siciliane, aggiungendo al danno la beffa.
  • Istituiremo le  Case della Salute, sede di erogazione dei servizi di assistenza primaria e  centro di un Sistema integrato di servizi, con compiti di coordinamento degli accertanenti diagnostici e delle cure specialistiche
  • Elimineremo i ticket dalle prestazioni terapeutiche e diagnostiche necessarie per il monitoraggio delle patologie accertate.
  • Ridurremo al minimo le liste di attesa  attraverso l’adozione di protocolli e linee guida diagnostico-terapeutiche e la prenotazione diretta
  • Potenzieremo la prevenzione e l’educazione sanitaria e alimentare, soprattutto nelle scuole, ma senza dimenticare il lavoro di comunicazione sanitaria  presso le famiglie, così che le diverse attività risultino sinergiche
  • Rilanceremo il lavoro  dei consultori familiari, ottimizzandone l’accessibilità, la continuità e la relazione diretta fra utenti e operatori
  • Renderemo effettiva l’applicazione della legge 194, in una regione che lo scorso anno ha registrato una percentuale di oltre l’876% di medici obiettori

4 L’AMBIENTE

4.1 Piano Energetico e Ambientale (PEARS)

A dieci anni dalla sua approvazione, il PEARS necessita di una revisione che tenga conto delle mutate condizioni ambientali e scientifiche

4.2 Rifiuti

Il nostro Piano Regionale di Gestione Rifiuti, allo scopo di scongiurare il rischio dell’impossibilità di utilizzare le discariche presenti sul territorio e volendo evitare la costruzione dei termovalorizzatori, prevedrà l’erogazione di risorse ai Comuni per incentivare e diffondere la raccolta differenziata, per promuovere un sistema di tariffazione puntuale, coniugando  la strategia dei “rifiuti zero” al principio del “riciclo totale”.

4.3 Acqua

E’urgente  recuperare l’efficienza dell’intero sistema di dighe e acquedotti, in modo da garantire l’acqua in tutte le case dei Siciliani.

Occorrerà però prestare attenzione alle derive illegali della questione idrica: per combattere il business delle autobotti, che in certe zone della Sicilia è più che florido,introdurremo una norma sulla concessione e sulla tariffazione della captazione dell’acqua, destinandone gli introiti ad  alla manutenzione di dighe e acquedotti, ma anche alla promozione dell’uso quotidiano dell’acqua corrente come acqua da bere.

5 LA FORMAZIONE

Occorre dare un nuovo e più ampio respiro alla formazione, che deve finalmente decondizionarsi dai corsi tradizionali. Pensiamo ad un solo ente regionale, che organizzi corsi davvero formativi, della durata di almeno 800 ore, quelle necessarie ad apprendere un lavoro.

L’analisi del mondo del  lavoro permetterà di individuare i segmenti scoperti, che diventeranno oggetto dei nostri corsi di formazione.

Un’attenzione particolare sarà dedicata agli antichi mestieri che, se correttamente recuperati e adeguati al mondo in cui viviamo, potranno costituire una risorsa per l’economia siciliana e un reale antidote alla migrazione dei cervelli.

L’ente regionale di formazione sarà in formazione continua, per monitorare i cambiamenti del mercato del lavoro e modulare di conseguenza la propria offerta formative.

Ma alla formazione in senso stretto, che si svolge all’interno delle aule scolastiche, deve affiancarsi l’autoformazione, quella che conduce nelle sale di un museo, presso un parco archeologico, al cinema, al eatro, in libreria o a collegarsi con un sito di prenotazioni di viaggi.

Sarà varato il bonus autoformazione, un impianto di misure a sostegno di questo genere di formazione: ingressi gratuiti, sconti e ogni sorta di agevolazione possibile per i giovani siciliani entro i 30 anni.

6 LA LOTTA ALLA MAFIA

Non è un punto del programma, con obiettivi e strategie.

 La lotta alla mafia sarà la base non espressa di ogni azione di governo, al netto di proclami e atteggiamenti di maniera, come lo è della vita quotidiana della massima parte dei Siciliani.

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