Valle del MelaCon quattro sentenze pubblicate il 30 aprile u.s. il TAR Catania ha annullato il Piano Paesaggistico dell’Ambito 9 della Regione Siciliana, approvato nel dicembre 2016 con decreto dall’Assessorato Regionale Beni Culturali. Ciò ha provocato la reazione delle associazioni e dei comitati ambientalisti siti nella Valle del Mela, i quali si sono espressi con la seguente nota: «Il Piano Paesaggistico d’Ambito 9 è la porta sul futuro della Valle del Mela e non solo: è l’opportunità d’uno sviluppo libero dai veleni, dal degrado dell’industria pesante e della cementificazione selvaggia. Esso è lo strumento di programmazione e tutela indispensabile, che proietta il territorio verso l’unica soluzione possibile: uno sviluppo equo, sostenibile e armonico alle vocazioni del territorio, senza petrolio né inceneritori. Grazie ad esso le amministrazioni, le associazioni e i cittadini della Valle del Mela, uniti in un movimento forte e determinato, sono riusciti a bloccare l’ennesimo scempio, ovvero il progetto del mega inceneritore di A2A; però adesso, purtroppo, la Valle del Mela rischia di trovarsi senza il suo scudo più prezioso: infatti, a causa di un vizio procedurale, una sentenza del TAR di Catania minaccia di annullare definitivamente il Piano a partire dal 27 Ottobre. A tale pericolo il Presidente della Regione può porre rimedio sanando o riadottando il Piano in modo da lasciarne intatte la tutela e la portata. Lo farà? Voci dal Palazzo d’Orleans fanno sapere di sì: dicono di non preoccuparsi, perché entro il 27 ottobre la firma del presidente Musumeci arriverà. Addirittura l’On. Catalfamo non trova niente di meglio da fare che lanciare accuse di allarmismo contro imprecisati ambientalisti, senza cogliere l’entità e la rilevanza della posta in gioco: il degrado delle condizioni socio-sanitarie e la vivibilità del territorio. È forse ARPA Sicilia allarmista nel certificare come la Valle del Mela soffra la peggiore contaminazione da idrocarburi non metanici in Sicilia? Oppure esagera lo Studio Sentieri nell’attestare che il più alto eccesso di nati malformati in Italia affligge il nostro territorio? Cos’altro serve al Presidente Musumeci, che, siamo sicuri, comprende e conosce la gravità della situazione sociale e sanitaria, per sanare o ri-adottare correttamente il piano paesaggistico? Perché aspettare l’ultimo giorno, quando nella Valle del Mela sono in tanti, che a causa dell’inquinamento ormai i giorni li hanno contati?»

 

Foti Rodrigo

 

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