Palermo, 8 luglio 2022 – “Garantire lo sblocco e l’immediata erogazione del contributo fino ad un massimo di 200 euro a persona come rimborso dei pedaggi corrisposti in entrata ed in uscita dal casello di Villafranca-Ponte Gallo a Messina, come prevede una norma della legge regionale di stabilità. Sulla questione Elvira Amata, capogruppo di Fratelli d’Italia all’Ars, ha presentato un’interrogazione urgente al presidente della Regione Nello Musumeci e all’assessore Marco Falcone.

“E’ stato destinato 1 milione e mezzo di euro – spiega Amata e l’assessore Falcone lo scorso febbraio ha firmato il decreto che disciplina le modalità attuative delle disposizioni. La Regione avrebbe dovuto corrispondere a tutti i residenti della provincia di Messina un contributo, fino ad un massimo di 200 euro a persona come rimborso dei pedaggi corrisposti in entrata ed in uscita dal casello di Villafranca-Ponte Gallo ma ad oggi non è stato rimborsato nulla agli automobilisti-utenti”.

La gestione e la corresponsione dei contributi a favore dei singoli utenti viene assegnata alla competenza del concessionario autostradale C.A.S. – Consorzio per le Autostrade Siciliane. Il decreto attuativo di Falcone prevede che dal 1° marzo scorso possono essere rimborsati fino ad un massimo di due transiti giornalieri dal casello di Villafranca-Ponte Gallo e gli utenti devono inviare al CAS la documentazione necessaria per ricevere il contributo, utilizzando un indirizzo dedicato di posta elettronica appositamente istituito, sarà poi il C.A.S. a fare il bonifico bancario agli interessati per ciascun mese. “Sono arrivate tante segnalazioni di cittadini – osserva Amata – e il CAS scarica la responsabilità della mancata erogazione del contributo all’assessorato regionale delle Infrastrutture e della Mobilità, non avendo a suo dire provveduto a mettere a disposizione le somme.

E’ già assurdo che si paghi un pedaggio per transitare nella stessa città di Messina, nelle altre città si chiamano raccordi, ma oggi la mancata erogazione del contributo a titolo di rimborso sembrerebbe suonare come una beffa per gli utenti”, conclude Amata. 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *