Saranno necessari 265 giorni per ultimare gli interventi di risanamento strutturale e restauro dell’ingresso principale e dei corpi di fabbrica, oltre che la realizzazione degli impianti nel complesso monumentale della Cuba a Palermo.
La Regione ha consegnato i lavori per l’esecuzione degli interventi previsti dal progetto redatto dalla Soprintendenza dei beni culturali di Palermo, alla presenza dell’assessore regionale per i Beni culturali e l’identità siciliana, del dirigente generale del dipartimento dei Beni culturali della Regione e del soprintendente.
Ad eseguirli sarà l’impresa Oliveri & Disalvo di Lercara Friddi, in provincia di Palermo.
Le opere sono state finanziate con risorse del “Piano di sviluppo e coesione – sezione speciale 2” della Regione Siciliana per un milione di euro.

Il progetto prevede il recupero del fabbricato, dove attualmente sono contenuti numerosi reperti archeologici, sviluppato su due livelli ed esteso lungo l’antico stradone di Mezzomonreale, oggi corso Calatafimi, che nel tempo ha subito gravi crolli ed alterazioni conseguenti ai molteplici usi, e del corpo di fabbrica, corrispondente all’ex scuderia, oggi utilizzato come area espositiva.

Nello specifico, gli interventi prevedono la revisione delle coperture, a falda e a terrazzo, la sostituzione del sistema di smaltimento delle acque piovane oltre che un esame attento delle condizioni delle strutture portanti.
Le opere di recupero comprenderanno anche la bonifica delle murature nei livelli di pavimentazione, attraverso la dismissione del battuto cementizio e del sottostante massetto e lo scavo del materiale di riempimento che potrebbe facilmente portare al ritrovamento, all’interno dei fabbricati, di resti dell’antica peschiera, il laghetto artificiale sui cui argini sono stati costruiti gli edifici, che a suo tempo era circondato da un immenso parco con numerose cappellette a volta, aperte da ogni lato.
Si procederà inoltre alla revisione o alla sostituzione, in tutti gli ambienti, degli infissi esterni, alla realizzazione di un vespaio per garantire una corretta ventilazione dei fabbricati e ancora all’adeguamento degli impianti elettrico, antincendio e idrico nei servizi igienici.

Il recupero di questa porzione del complesso monumentale consentirà una migliore fruizione dei diversi ambienti e l’avvio di una valorizzazione dell’ampio piazzale interno.
Inoltre l’intervento su questa parte del complesso offre l’occasione per l’avvio di opportune indagini archivistiche e approfondimenti storici finalizzati a una migliore conoscenza delle parti di pertinenza del palazzo.