seguenza Il piano della Provincia per la realizzazione di 7 nuove scuole superiori con leasing immobiliare è pronto. Quel che ancora manca è l’azione politico-amministrativa indispensabile perché il bando, anzi i sette bandi, siano pubblicati. Da qui potrebbe passare la svolta per far tornare alla normalità sette istituti superiori che, ormai da decenni, versano in condizioni organizzative problematiche per non dire penose. Ma, senza alcuni passaggi chiave sia in giunta che in consiglio, tutto resterà sulla carta. Tra le sette storiche “emergenze” che l’Amministrazione Ricevuto punta a risolvere con nuova edificazione affidata al capitale privato – del quadro generale parliamo a parte con l’assessore alla Scuola, Di Bartolo – spiccano per complessità le due del capoluogo. La prima costruzione con leasing programmata per la città, al costo stimato di 2 milioni, riguarda la sopraelevazione del Liceo scientifico Seguenza: se ne parla invano da un decennio. Con questo leasing s’intende eliminare la sezione staccata di Cristo Re ponendo fine ai disagi che la doppia sede “a turnazione” comporta a discapito degli alunni e degli insegnanti del prestigioso liceo scientifico. Disagi inaccettabili ancor più dei costi, i 120.000 euro all’anno, che l’ente pubblico e la città pagano. L’altro leasing previsto nel capoluogo propone una doppia costruzione ex novo: due edifici progettati all’interno dell’area dell’Iti Verona Trento, al costo di 9 milioni e mezzo, per assicurare al dirimpettaio Nautico Caio Duilio, già parzialmente “ospitato” nell’Iti, quella sede unica e moderna cui quest’istituto in crescita ha pieno diritto. E di cui pure, come per la soprelevazione del Seguenza, si parla da un decennio. Ma adesso, soprattutto per il futuro del Liceo scientifico Seguenza, c’è una novità destinata ad aprire il dibattito. È maturata un’altra chance che, sebbene allo stadio di ipotesi, l’ente pubblico è chiamato ad analizzare e mettere in comparazione con lo studio di fattibilità della sopraelevazione. Si tratta della lettera che i vertici della Stu Tirone hanno inviato all’ufficio Edilizia della Provincia, diretto dall’arch. Gitto, e che questi ha girato all’Ufficio scuole, diretto dall’ing. Carditello. Si tratta di questo. Viene ipotizzata la destinazione del polo scolastico previsto nel piano-Tirone, un edificio a 3 piani con una superficie di 10.000 metri quadrati e una volumetria di oltre 30.000 metri cubi, munito di palestra, auditorium e cortili, a nuova sede unica del Liceo scientifico Seguenza. Secondo le stime del vicepresidente della “Stu”, l’ing. Franco Cavallaro, quest’edificio, originariamente pensato per il complesso “Galatti-Cannizzaro”, potrebbe contenere in modo efficiente l’intero Seguenza. Si ricaverebbero aule e laboratori per tutti i 1.500 i ragazzi: tanto i 900 nella sede centrale quanti i 600 a Cristo Re. La proposta – al momento di questo solo si tratta – susciterà molte perplessità e prese di posizione contrarie. Ma perplessità corrono pure su una sopraelevazione poco realistica: uno studio sul quale lo stesso assessore Di Bartolo riconosce con franchezza che «ci manca la certificazione che sia fattibile». Certo, se fosse davvero percorribile, la sezione di Cristo Re rientrerebbe nella sede principale. Ma fino a quando a Messina si continuerà a ragionare con i “se” e i “ma” senza riuscire a dare prospettive certe ai cittadini? Quanto ai due edifici previsti per il Nautico, anche se uno dei due dovrebbe in teoria servire all’Iti Verona Trento, la preside-manager Giosi Costa è ovviamente favorevole, purché sia cosa concreta: «Qualunque edificio nuovo ci venga consegnato sarà naturalmente ben accetto. Anche per il prossimo anno (vedi articolo a destra) registriamo un aumento considerevole di iscritti ed offriremo in più un nuovo indirizzo di grande rilevanza per il mercato del lavoro, quale “perito per la logistica”. È evidente che non possiamo più continuare a peregrinare tra una sede e l’altra!»

Fonte: Gazzetta del Sud – Alessandro Tumino

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