Nella serata di ieri 27 gennaio 2016 i militari del Nucleo Radiomobile unitamente ai colleghi dle Nucleo Operativo della Compagnia di Crotone hanno tratto in arresto in flagranza di reato Mannarino Giovanni per rapina aggravata.
Negli ultimi 10 giorni si era registrato a Crotone una recrudescenza degli scippi e borseggi ai danni di signore di mezza età: almeno 4 infatti sono stati i casi segnalati di donne scippate nel tardo pomeriggio in vie centralissime. Troppe, perché non ci fosse una immediata risposta da parte dei Carabinieri.
È scattata quindi una attività di analisi da parte degli investigatori che ha interpolato i dati inerenti gli orari, le zone oggetto degli scippi e il modus operandi dei criminali: a seguito di questa attività – necessaria e fondamentale nelle azioni di contrasto contro i reati predatori – è stata delimitata un area “sensibile” compresa tra piazza Pitagora, la zona ospedaliera e Largo Covelli.
Per giorni questa area è stata pattugliata oltre che dalle gazzelle con i colori d’istituto anche dai militari in borghese del Nucleo Operativo con le moto – a mo’ delle squadre di “lupi” presenti nelle grandi città – con esito, almeno fino a ieri, negativo.
Ieri sera dunque, verso le 18.40, in piazza Umberto una signora è stata aggredita nei pressi del suo portone e derubata violentemente della sua borsa: lo scippatore dopo aver agguantato la borsa e strattonato con decisione la donna ha cercato di allontanarsi di corsa verso Largo Covelli ostacolato dalla presenza di un ragazzo che ha provato a bloccarlo; immediatamente accorreva sul posto una Gazzella del Nucleo Radiomobile che unitamente ai colleghi in borghese sulle moto ammanettavano il soggetto e lo portavano in Caserma, allontanandolo anche da un discreto capannello di persone che si era formato nei pressi, con intenzioni probabilmente di minore cordialità nei confronti del soggetto.
Cosi Giovanni M. cl’84, di San Giovanni in Fiore, gravato da precedenti penali specifici, veniva tratto in arresto per rapina aggravata e posto agli arresti domiciliari su disposizione del Pubblico Ministero di Turno.
Ora sarà compito degli investigatori cercare di capire se i borseggi dei giorni precedenti sono stati commessi dal “trasfertista” di San Giovanni o si tratta di altri soggetti coinvolti in questo fenomeno.