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Tempi duri per i lavoratori della Schillacium Spa, la società a capitale misto che garantisce il servizio di raccolta e spazzamento rifiuti in 27 Comuni del basso Jonio catanzarese. I 140 operai hanno lamentato il fatto di essere da due mesi senza stipendio. Una protesta che va avanti da una quindicina di giorni ma che ieri ha assunto toni più decisi. I dipendenti della Schillacium, sarebbero pronti a ripetere la stessa protesta che ricorda gli anni passati (2004/2005) quando si crearono non pochi disagi per la popolazione a causa dello stato d’agitazione prima e lo sciopero dopo. «Siamo stanchi di aspettare – ci dichiarano un gruppo di lavoratori – le nostre famiglie, i nostri figli hanno bisogno di mangiare. Dobbiamo pagare le rate del mutuo, dei prestiti, e senza stipendio non sappiamo come far fronte. Abbiamo cercato anche di chiedere qualche finanziamento ma ci è stato negato dagli istituti di credito. Invitiamo il consiglio d’amministrazione a mettersi una mano sulla coscienza e a saldarci le mensilità di novembre e dicembre, altrimenti saremo costretti a incrociare le braccia, così come abbiamo fatti negli anni precedenti. Non vorremmo arrivare a questo. Ci rendiamo conto che uno sciopero arreca disagi, ma se saremo costretti per tutelare un nostro sacrosanto diritto, siamo pronti a tutto». Uno sfogo amaro quello di alcuni dei centoquaranta dipendenti della Schillacium, che sono senza stipendio da due mesi, seguito dalle pronte e rassicuranti risposte da parte del “board” aziendale. Dal canto suo, l’amministratore delegato dell’azienda, Luciano Costanzo, è rammaricato per la situazione che si è venuta a creare e si dimostra vicino ai lavoratori e alle rispettive famiglie. «Dispiace – afferma Costanzo – trovarsi in un contesto simile. L’azienda è vicina ai collaboratori e comprende bene le loro esigenze, soprattutto, in un momento di grande recessione economica. Il ritardo del pagamento degli stipendi – precisa – è dovuto ai Comuni, al loro ritardo nel corrispondere i costi del servizio che offriamo. Il mio impegno a nome di tutto il consiglio d’amministrazione c’è e ci sarà tutto. Non appena riceveremo le somme dovute da parte delle amministrazioni comunali, provvederemo a saldare i lavoratori. Allo stato sono diversi i Comuni morosi e l’azienda si è già attivata su come reperire le somme e quindi la liquidità necessaria. In difetto – rimarca Costanzo – si ridurranno i servizi e nei casi più gravi si sospenderanno. Di questo stato di cose è stato informato il prefetto di Catanzaro Antonio Reppucci e il Commissario regionale per l’emergenza ambientale nella persona del Governatore Giuseppe Scopelliti. Confidiamo nella sensibilità degli amministratori comunali a mettersi in regola con i pagamenti, per scongiurare inutili disagi». Parole rassicuranti quelle di Luciano Costanzo, che sta mettendo tutto il suo impegno e la sua professionalità affinché gli operai vengano retribuiti. A volte, però, l’impegno non basta se non è seguito da fatti concreti che devono essere messi in campo dalle amministrazioni comunali del comprensorio, sebbene, anche per loro sono tempi non del tutto rosei a causa dei tagli dei trasferimenti statali previsti dal ministero dell’Interno. Certamente, sarebbe un vero peccato interrompere un percorso virtuoso di un’azienda che finora ha garantito servizi di alta qualità in tutti e 27 Comuni del basso Jonio catanzarese.

Gazzetta del Sud – Cesare Barone

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