“Domani sarà l’ora del dialetto, quindi riscopriamo le nostre radici calabresi, usi, costumi e parole dimenticate: partecipa alla ricerca!”

Con questa idea, la professoressa Butera lo scorso gennaio, in occasione della  Giornata Nazionale del Dialetto e delle lingue locali, festeggiata presso il Dopolavoro Ferroviario di Santa Eufemia, ha lanciato una importante sfida di raccolta di scritti, proverbi, usi e costumi legati proprio alla lingua vernacolare.

Il dialetto non è altro da noi, e non può essere considerata come una sottocategoria linguistica ma anzi, dominando nella nostra tradizione culturale quale elemento di formazione del nostro oggi, una lingua nel senso pieno del termine che necessita ora, di un’azione di tutela, per preservarne l’incisività filologica e descrittiva.

La professoressa Butera, lancia così, grazie alla collaborazione dei soci del Dopolavoro di Santa Eufemia, e della casa editrice Grafichéditore un invito a tutta la popolazione, associazioni, studiosi e autori, di collaborare per poter creare insieme, un unico grande capitolo sulla lingua dialettale capace di diventare un manifesto storico-linguistico per le future generazioni.

Mi piacerebbe – dichiara la professoressa Vittoria Butera – poter scrivere a cento mani, una pagina di colore e calore, all’interno della quale poter racchiudere proverbi dialettali, frasi dei nostri antenati, l’eleganza della “pacchiana” così come, la ricerca scientifica da un punto di vista linguistico sul nostro dialetto, la cui cifra stilistica ed emozionale rappresenta una ricchezza da conservare solo donandola al futuro.

La coniugazione verbale del dialetto è proprio quella del futuro, e la sua naturale realizzazione sarà solo con i giovani ai quali – conclude la professoressa Butera – abbiamo l’obbligo morale e culturale di consegnare ciò che il passato ci ha donato, la memoria con le sue mille peculiarità prima fra tutte, il suo essere attuale ed edificante.

Un progetto che dunque, si rivolge a tutta la cittadinanza calabrese, partendo dal territorio lametino ma abbracciando inevitabilmente ogni accento, ogni diversità di vocabolo, ed attraversando ogni vicolo, vestendosi e rivestendosi di ogni abito della tradizione.

Un viaggio che attraverserà la comicità dei nostri antenati, ne condividerà la saggezza, ne approfondirà la conoscenza in ogni ambito della società, dal teatro, alla musica, all’arte, alla quotidianità, ma sempre e solo nel segno di una lingua viva.

L’indagine muoverà su due fronti: da un lato quello più tecnico linguistico, con la raccolta di parole, frasi, espressioni di vari ambiti culturali; dall’altro un riaccendere i riflettori sulle identità culturali con la descrizione di tradizioni, festività, riti, usi e costumi.

Una sfida che però, non potrà prescindere dal coinvolgimento delle amministrazioni comunali e del mondo dell’associazionismo.

L’appuntamento è dunque, per domani, futuro prossimo con il passato, che sarà.

Le mail per inviare il materiale sono le seguenti:

vittoriabutera@gmail.com

nellafragale@gmail.com