carabinieri005Nella tarda serata di ieri, i Carabinieri della Compagnia di Soverato hanno tratto in arresto due soggetti resisi responsabili di un tentato omicidio, consumato poche ore prima in San Vito sullo Jonio, ai danni di un quarantenne di quel comune.

In particolare, nel pomeriggio, i Carabinieri della Stazione di San Vito sullo Jonio, in località Caminello, zona di aperta campagna, rintracciavano un cittadino di San Vito, classe 1975, in evidente stato di agitazione e con varie ferite da taglio sparse sul corpo, che, nel mentre giungevano i soccorsi e prima di essere trasportato e scortato presso l’Ospedale di Soverato, riferiva di essere stato aggredito da due persone, armate di accetta e, verosimilmente, di una pistola, da cui era riuscito a fuggire, contattando prontamente il numero di emergenza 112.

Le attività dei Carabinieri, passate per l’aspetto investigativo al Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Soverato, con la collaborazione efficace e puntuale della Compagnia Carabinieri di Serra San Bruno, sono proseguite ininterrottamente, concentrandosi su due uomini, entrambi che facevano rientro separatamente presso i propri domicili e che conoscevano bene la vittima, individuandoli ed intercettandoli lungo i rispettivi tragitti e traducendoli presso la sede della Compagnia Carabinieri, per il prosieguo delle indagini volte alla ricostruzione dei fatti e delle circostanze dell’accaduto;, che permettevano di ricondurre il movente del gesto ad un presunto credito dei due nei confronti della vittima, pari a circa 7.000 euro, relativa a questioni lavorative intercorse tra i tre.

La vittima riportava lesioni guaribili in venticinque giorni, salvo complicazioni, venendo poi dimessa dalla struttura sanitaria. Attualmente, sono in corso le ricerche per rinvenire le armi utilizzate per il delitto.

I due aggressori, già noti alle Forze dell’Ordine, identificati in P. Domenico  di Montepaone, e S. Carmelo di Gerocarne, esperite le formalità di rito, sono stati tratti in arresto per tentato omicidio aggravato dalla premeditazione, lesioni gravi, porto abusivo di arma da fuoco e da taglio. Successivamente tradotti presso la casa circondariale di Catanzaro Siano, in attesa di covalida, su disposizione della Autorità Giudiziaria.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *