SONY DSCAlle prime luci dell’alba i militari della Stazione di San Pietro a Maida hanno tratto in arresto due pregiudicati del posto Scicchitano Massimo cl. ‘75 e CampisanoGiuseppe cl.’87. L’arresto è stato disposto da un’ ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Lamezia Terme, dott.ssa BORELLI, su richiesta del P.M. Rosanna ESPOSITO. L’attività che si è conclusa questa mattina ha inflitto un duro colpo al circuito di spaccio che stava “strangolando” la pacifica cittadina di San Pietro a Maida.

Scicchitano Massimo
Scicchitano Massimo

L’indagine è iniziata nel mese di febbraio, ed’è stata interamente condotta dai giovani militari della Stazione, comandati dal Mar.Ca. MORINELLO Gaetano. Nel corso di circa un mese i militari hanno pazientemente seguito i movimenti dei due indagati, lavorando senza sosta, in modo silenzioso e caparbio, anche quando la sorte è stata avversa, sino a scoprire un nascondiglio nei pressi dell’abitazione di uno dei due pregiudicati, che era utilizzando come deposito di droga. Infatti i militari hanno scoperto che i due arrestati si rifornivano di alcune dosi molte volte al giorno, per poi presumibilmente rivenderle sul centralissimo corso e nelle vie limitrofe, il punto di riferimento era la cassetta di un contatore dell’acqua dove erano custodite le dosi.

Campisano Giuseppe
Campisano Giuseppe

Il tutto al fine di evitare i controlli, contando sul fatto che in caso di perquisizioni personali o domiciliari i carabinieri non avrebbero rinvenuto nulla. Quando i militari hanno “tirato la rete” sono state recuperate 134 dosi di marijuana e 4 flaconi di metadone, un quantitativo importante se paragonato alle dimensioni di San Pietro e al fatto che il carico era smerciato in due/tre giorni. Questo dato lascia trapelare quanto sia diffuso il consumo di stupefacenti nei giovani, i reati ad esso connessi (furti), e quanto siano importanti tali attività. Ora i due dovranno rispondere del reato di spaccio di stupefacenti in concorso e, per il momento sono rinchiusi nel carcere di Lamezia Terme a disposizione del G.I.P. per l’interrogatorio di garanzia.

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