loc_lou_palancaNegli anni ’60 un’emigrazione individuale femminile raggiunge dal Sud il territorio delle Langhe, che le contadine stanno abbandonando per trovare la propria emancipazione nelle città. È un’emigrazione matrimoniale, che porta le “calabrotte” all’impatto con una lingua e un sistema di relazioni sociali differenti da quelli dei paesi d’origine. “Ti ho vista che ridevi” racconta una di queste storie. Dora è costretta ad emigrare da Riace per sposare un contadino delle Langhe e lascia alle cure della sorella il figlio che non doveva nascere. Quando scoprirà la verità, Luigi si metterà alla ricerca delle origini, della propria madre, dell’autenticità della propria biografia. Sarà un “bacialé”, un ruffiano che combinava questi matrimoni, il mediatore narrativo tra le pagine calabresi e i capitoli ambientati in Piemonte, dove Luigi cerca la propria madre naturale e incrocia una catena di figure femminili che da Dora conduce alla figlia, alla nipote militante No Tav e quindi ad una profuga siriana. Un romanzo corale, nel quale ciascun personaggio attraversa la propria solitudine scoprendo il senso della sua vicenda nella relazione con l’altro. Come scrive Carlo Petrini nella prefazione: sono sempre gli altri che ci salvano.

Sabato 14 novembre 2015, ore 18.00, alla libreria Calliope Mondadori di Siderno, il collettivo di scrittori Lou Palanca presenta “Ti ho vista che ridevi”, edito da Rubbettino, secondo dirompete romanzo dopo “Blocco52” sulla vicenda politica e umana di Luigi Silipo. Interverranno Nicola Fiorita, del Collettivo Lou Palanca, e Luigi Franco, direttore editoriale della Rubbettino, reading a cura di Rossella Scherl.

 

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