071553673-ef23830d-0189-4405-a62a-7fe35e3cea2fAd una certa età si sa le cadute spesso risultano fatali e così è stato anche per un’icona della nostra cultura musicale e cinematografica, il Maestro compositore Ennio Morricone, che ci ha lasciati nel corso della notte scorsa mentre si trovava ricoverato presso una clinica romana a seguito di una caduta avvenuta nei gironi scorsi e che gli aveva causato la rottura del femore. Il Maestro era nato a Roma il 10 novembre 1928 e quindi, tra pochi mesi, avrebbe raggiunto il traguardo dei 92 anni, la maggior parte dei quali trascorsi a comporre musica ed arrangiamenti per i più grandi artisti musicali e registi cinematografici del panorama nazionale ed internazionale.

Morricone nella sua prestigiosa ed infinita carriera artistica ha ricevuto due Premi Oscar: uno nel 2007 (alla “Carriera”) e l’altro nel 2016 (per la colonna sonora del film “The Hateful Eight” di Quentin Tarantino). E’ stato splendido autore di alcune tra le più belle colonne sonore del cinema nostrano definito “western all’italiana” e mondiale: “Per un pugno di dollari (1964); “Il buono, il brutto ed il cattivo” (1966); “Nuovo cinema paradiso” (1988); “Malena” (2000); “Una pistola per Ringo” (1965); “C’era una volta il west” (1968) facente parte della trilogia che si completava con “Giù la testa” (1971) e “C’era una volta in America” (1984) e tanti altri che lo hanno reso celebre in tutto il mondo rappresentando, per l’Italia, un marchio di fabbrica indelebile di cui andare orgogliosamente fieri, così com’è stato per artisti del calibro di Pavarotti, Fellini, Totò, i fratelli De Filippo, Sergio Leone, De Sica, Sordi, Gassman ecc…

La sua scomparsa ci addolora  e rattrista allo stesso tempo perché con lui si spegne la luce di un’altra stella di prima grandezza del nostro firmamento artistico del secondo novecento. Le sue colonne sonore sono state sempre “uniche e geniali” e sono state composte mettendo in campo grande partecipazione e trasporto emotivo, facendoci riscoprire, soprattutto negli anni ’60, il gusto del “western all’italiana” un mix artistico che grazie alle preziose collaborazioni con registi del calibro di Sergio Leone, Duccio Tessari e Sergio Corbucci ha rappresentato un momento positivo per tutto il comparto cinematografico italiano.

I funerali del Maestro si terranno in forma privata rispettando la sua volontà caratterizzata sempre e per tutta l’esistenza terrena da sentimenti di umiltà. Nel suo testamento ha lasciato scritto “non voglio disturbare”. Dalle notizie trapelate si è appreso che il grande compositore ha chiuso gli occhi in piena serenità, conservando fino all’ultimo la piena lucidità e dignità, ha salutato l’amata moglie Maria ed ha ringraziato i figli ed i nipoti per l’amore e le cure prestate, non poteva mancare un suo ultimo saluto al suo pubblico che lo ha tanto amato e sostenuto, un amore dal quale il Maestro ha sempre tratto la forza per creare ed illuminarci con il suo meraviglioso talento artistico. Addio Maestro, ora componi una bellissima colonna sonora tra gli angeli celesti del firmamento, tanto gli attori non ti mancano iniziando, magari, da quel Bud Spencer che tutti noi italiani abbiamo sempre amato.

(Pasquale Rosaci)

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