“La guerra delle campane”, ad ingresso libero, in programma sabato 2 marzo alle 17.30 all’ex Convento dei Minimi della cittadina jonica. Liberamente ispirato al racconto omonimo di Gianni Rodari, dalla raccolta “Le favole al telefono”.

Teatro di narrazione, pupazzi ed ombre Con Lara Chiellino e Dora Ricca, adattamento e regia Dora Ricca musiche originali di Leon Vulpitta Panta Rei.

Una piccola grande storia sul tema della pace che prende spunto da tante guerre infinite che purtroppo ancora oggi flagellano la nostra umanità. Una storia che parla di pace, di una utopica pace che scaturisce da una magia, da un sogno collettivo che ancora oggi non riesce ad imporsi sui grandi della terra.

Sinossi:

C’era una volta una guerra, una grande e terribile guerra, che faceva morire molti soldati, da una parte e dall’altra. I due eserciti si sparavano addosso giorno e notte, ma la guerra era tanto lunga che ad un certo punto vennero a mancare le materie prime per costruire le armi.

Lo Stragenerale Bombone Sparone Pestafracassone, ebbe una grande idea: ordinò al suo esercito di tirare giù dai campanili tutte le campane e con il bronzo fece costruire un enorme supercannone: uno solo, ma grosso abbastanza da poter vincere definitivamente la guerra con un sol colpo.

Dall’altra parte c’era l’altro esercito e anch’esso aveva finito tutte le armi, così al suo comandante  Mortesciallo Lungagnone Proboscione , Pestascassone  gli venne la stessa idea, tirare giù dai campanili tutte le campane e con il bronzo fuso fece costruire un enorme supercannone: uno solo, ma grosso abbastanza da poter vincere definitivamente la guerra con un sol colpo.

I due eserciti pronti per la grande battaglia si schierarono sul teatro di guerra e, non appena lo stragenerale comandò il fuoco, dal supercannone si liberò un meraviglioso suono di campane a festa.

Il mortesciallo, dall’altra, ordinò anche lui il fuoco e così anche dal suo supercannone si liberò un altro suono di campane a festa. I soldati, di entrambi gli eserciti, sentirono le campane suonare a festa e urlando di gioia, si misero a ballare tutti assieme, gridando: Le campane! evviva è finita la guerra! e finita la guerra! È scoppiata la pace

I due comandanti dalla rabbia, si strapparono i capelli e si allungarono le orecchie, mentre tutto il popolo festeggiava ballando.

Lara Chiellino

Sono nata a Soveria Mannelli (CZ) il 18/07/1977, sono attrice e docente di Recitazione. Ho seguito diversi percorsi formativi tra cui quello dell’Accademia Nazionale D’Arte Drammatica Silvio D’Amico.

Tra i miei maestri ricordo: Francesco Gigliotti, teatro d’Arte plastica e dinamica, Massimo Lanzetta e Paola Carbone del Teatro dei Sassi di Matera, Michele Monetta, Salvatore Corea, Ludmyla Ryba, attrice del Cricot 2, Carlo Quartucci e Carla Tatò, Antonio Salines, Tiziana Bergamaschi, Renato Carpentieri, Michela Raddi, Annamaria Vitali, Marisa Fabbri, il gruppo Milòn Mela, il teatro Potlach, Andreas Wirh, Emma Dante, Pierpaolo Sepe, Julia Varley dell’Odin Teatret…

Ho lavorato con Antonello Antonante negli spettacoli prodotti dal Centro RAT – Teatro stabile d’innovazione della Calabria: Una rosa ancora rossa, ispirato a Franco Costabile; Terre; Memorie ed oblii – Invasioni della mente e dello spazio e con Francesco Gigliotti in Trapezisti del nulla, tratto dall’opera di Kafka. Ho partecipato a Decamerone, e a Giardino all’italiana, di V. Di Mattia, a cura di Massimiliano Farau, Francesco Manetti e Giuseppe Bevilacqua; Le Trachinie -Affabulazione, da Sofocle e Pasolini, regia di Michele Branca; Gota D’Agua, di C. B. De

Hollanda, a cura di Tiziana Bergamaschi; L’Orlando furioso, di Ariosto, a cura di Massimo

Foschi; Tempo d’Avvento, di D. M. Turoldo, a cura di Giuseppe Bevilacqua; L’Istruttoria, di Weiss, regia di Giuseppe Passalacqua e Giorgio Spaziani.

Dal 2006 a oggi collaboro con la compagnia del Centro Mediterraneo delle Arti, diretta da Ulderico Pesce con il quale ho lavorato agli spettacoli: Medea-Diario di una clandestina; Il Canto di Antigone; Il Pane Loro – Storia di una Repubblica fondata sul lavoro, di Stefano Mencherini; Federico II fra Oriente e Occidente; Il grido delle pietre – La vita di Domenico Lentini; La terra dell’acqua; La sposa di Skanderbeg; La notte dei palazzi bianchi – Il viaggio di Matilde Serao; Enotro – da Guardia all’Italia; Rosso Venerdì – La  rivolta di San Mauro Forte; Case senza luce – Matera; L’ultimo raggio; Quid Veritas? Di Matteo Claudio Zarrella; Basilicata Bizantina; Kyr Zosimo; San Luca di Armento; MaTERRA – La strage del 21 settembre 1943; Portati dal sole; Nell’ambito di Matera Capitale della Cultura 2019 ho lavorato con la Fura Dels Baus agli spettacoli Terrista e La bella vergogna, regia di Pera Tantina. 

Come attrice solista ho portato in scena gli spettacoli di Ulderico Pesce: Evviva Maria – I Moti di Reggio Calabria del 1970 e l’assassinio di cinque anarchici  e  Felicia de los Andes, rappresentati in Italia e all’estero.

Ho curato inoltre gli spettacoli Dalla pietra al fiore – Il sogno gioachimita, di Salvatore Piccoli, Annie Wobbler, di A. Wesker, Black-Chisciott e i cavalieri erranti, PaesiPoetiPoesie.

Per ultimo, sto portando in giro L’Orazio di H. Müller, autodiretto.

Dora Ricca

Dora Ricca è una regista, scenografa e docente di teatro formatesi in circa 40 anni di esperienze in Italia ed anche all’estero.

È tra i soci fondatori del Teatro dell’Acquario di Cosenza, si è formata sul campo con laboratori diretti dal Living Theatre, Comuna Baires, Odin Theatret.

Ha scritto e diretto spettacoli come Racconti di Cartone, Ole Chiudilocchio, Caro Pirandello, Il Piccolo Principe, La sirenetta, Odissea, Il brutto Anatroccolo, Orfeo ed Euridice, Lo stipo, Il Mondo in scatola, Anch’io sono Malala, Una ragazza del 44, Guten Morgan Ferramonti.

Ha realizzato tutte le scenografie per il regista Antonello Antonante di cui è stata la principale

collaboratrice.

Ha condotto laboratori scolastici con decine di scuole, ha tenuto laboratori in Danimarca e Malesia.

Ha diretto i laboratori artistici e di teatro della Città dei Ragazzi di Cosenza negli anni 2003/2009, ha scritto e diretto decine di rappresentazione di teatro per ragazzi.

Ha diretto ed organizzato le rassegne Famiglie a Teatro e Scuole a Teatro al Teatro Morelli.

Ha realizzato scene, costumi, pupazzi e burattini per diverse compagnie teatrali, tra cui il collettivo Bertolt Brecht di Formia.

Ha condotto i corsi di teatro per bambini a ragazzi al Teatro dell’Acquario.

Ha condotto un laboratorio nelle carceri di Rossano e Latina, ha tenuto seminari di formazione in molte scuole ed all’Università della Calabria, per il dipartimento di Scienza dell’Educazione