roccella bene comunePubblichiamo, di seguito, la nota  del coordinamento “Roccella Bene Comune” espresso nella data del 9 luglio attraverso manifesto murale: <<Nei giorni scorsi, con il consueto squillar di trombe e rullar di tamburi che accompagna ogni pittoresca inaugurazione di “opera pubblica”, l’amministrazione comunale di Roccella Ionica ha mandato in scena l’ennesima passerella mediatica.

Ma questa volta il risultato è veramente indecente. Sono giunti perfino a deturpare il Castello Medioevale dei Principi Carafa che rappresenta la storia, la cultura e l’immagine della città.

Ci aspettavamo di vedere restituito agli antichi splendori nelle sue originali fattezze le mura del vecchio maniero, riportato con fedeltà alle sue origini costruttive ed artistiche.

Con sconcerto siamo stati costretti ad assistere, invece, all’esibizione di un rifacimento con un’acconciatura da modernariato degna dei mercatini domenicali.

Gli intonaci, tutto sono meno che rispondenti alle tecniche del corretto recupero e restauro e ci conforta che sul punto sia intervenuta con forza la Soprintendenza alle Belle Arti di Reggio Calabria.

Gli organi preposti dovranno svolgere gli opportuni accertamenti e verificare le responsabilità delle scelte dei materiali e della realizzazione dei lavori non rispondenti al corretto recupero.

Resta l’amarezza di vedere che ancora una volta, dopo che sono stati spesi fiumi di denaro pubblico, i risultati non corrispondono alle attese.

Questo riporta alla memoria quanto a suo tempo accaduto nell’ambito dei lavori di riqualificazione del centro storico, quando per il selciato al posto della prevista “pietra dello stilaro”, in dispregio al progetto, furono utilizzati materiali diversi e meno pregiati

L’unica cosa di medievale, anzi di feudale rimasta alle pendici delle mura del Castello, è la concezione del rapporto tra amministratori ed amministrati propria dei nostri amministratori, i quali ritengono di avere a che fare con dei sudditi e non con dei cittadini.

Prova ulteriore ne sono gli ultimi atti di gestione relativi al Porto che si sono tradotti nelle recenti ennesime attribuzioni di sub concessioni ed assunzioni di personale su base classicamente clientelare.

Noi siamo e restiamo convinti che i tempi sono ormai cambiati, che non ci sia più spazio per le manie di grandezza di un ceto politico autoreferenziale ed arrogante e sia venuto il momento che i CITTADINI riprendano in mano il destino della città ripristinando democrazia, trasparenza e partecipazione.>>

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