Ci riprovano: senza vergogna insistono con l’autonomia differenziata Il Consiglio dei Ministri ha licenziato il Documento di Economia e Finanza 2021. 
Con grande cinismo e noncuranza verso la tragedia della pandemia, viene riproposto, fra i disegni di legge collegati alla decisione di Bilancio, il DDL “per l’attuazione dell’Autonomia differenziata, di cui all’articolo 116, 3° comma della Costituzione”.
Si tratta della stessa procedura tentata l’anno scorso dal governo Conte ma bloccata per la rivolta dei Comitati e delle forze che si oppongono al regionalismo separatista e (illusione!) per un auspicato rigurgito di pudore governativo di fronte allo spettacolo indecoroso offerto dalla frantumazione del servizio sanitario e dal protagonismo dei sedicenti “governatori” nell’affrontare l’emergenza, con responsabilità enormi di cui  rispondere alle comunità che amministrano, alle vittime e in alcuni casi alla Magistratura. 
Insistere con questo progetto significa delegare piena autonomia a 20 staterelli, non solo in campo sanitario, ma per scuola, infrastrutture, ambiente e altre decine di materie, con vantaggio dei territori più ricchi che tratterrebbero risorse sottraendole al resto della collettività. Il virus dimostra che così si perde tutti. 
Il “governo dei migliori” evidenzia i suoi decantati meriti per la solerzia con cui fa gli interessi dei più forti e dei poteri economici ben rappresentati dal presidente- banchiere, con un Parlamento consenziente e privo di un’opposizione di sinistra.
Eravamo contrari al DDL Boccia e ci inquieta ulteriormente il fatto che la Lega ne sia componente determinante e che questa materia sia gestita dalla ministra Gelmini, assurta a ruolo di titolare del Ministero per gli Affari Regionali e le Autonomie.
È necessario bloccare immediatamente questo processo, nella prospettiva di mettere mano al comma 3° dell’art 116 della Costituzione, frutto avvelenato di una pessima riforma, alla quale fin d’allora ci opponemmo, varata in modo insensato nel 2001 da un governo di centrosinistra.

Mimmo Cosentino, segretario Regionale Sicilia
Tonia Guerra, responsabile campagna NO autonomia differenziata
Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea

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