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Dopo Acquaformosa, in provincia di Cosenza, e Polistena nel comprensorio pianigiano, anche l’Amministrazione comunale di Riace, per l’applicazione l’Imposta municipale unica (Imu) opta di indirizzarsi sulla stessa lunghezza d’onde decisa da Giovanni Mannoccio e Michele Tripodi, sindaci delle due cittadine. A renderlo noto è Mimmo Lucano, il primo cittadino, che spiega di aver scelto «una linea politica a favore delle fasce deboli» fissando la nuova imposta soltanto allo 0,4 per cento. Sarà, invece, più corposa l’aliquota per i proprietari di seconda casa e, casomai, per i possessori «di ulteriori immobili di civile abitazione». Una decisione presa «in considerazione dello stato di sconforto in cui si ritrovano numerose famiglie del posto».

«Nonostante le ristrettezze economiche e i sempre più crescenti tagli operati dal Governo centrale, che ha trasformato i sindaci, in veri e propri esattori e che il tanto atteso federalismo fiscale si sia rivelato, specie per i Comuni più piccoli, una presa per i fondelli, visto che devono versare allo Stato intorno al 50% degli introiti – ha aggiunto Lucano – E quindi a Riace anche l’addizionale Irpef è zero».

Gazzetta del Sud – Armando Scuderi

 

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