massimo_ripepiNota di Massimo Ripepi, Consigliere Comunale di Reggio Calabria (Forza Italia): <<Ma oltre l’emergenza c’è una strategia di sviluppo? La vicenda “Miramare” direbbe di no. E’ vero che amministrare le città, oggi, rappresenta uno dei compiti più difficili, soprattutto a causa del progressivo taglio dei trasferimenti statali.

 Reggio, poi vive una realtà fatta di emergenze continue: Multiservizi, Leonia, ATAM… l’elenco potrebbe continuare ancora a lungo.

 In questa sede, però, non intendo approfondire questi aspetti nè esprimermi sulla loro gestione da parte della Giunta Falcomatà. Ritengo, invece, sia giunto il momento di interrogarsi se, al di là della gestione delle emergenze, l’Amministrazione Comunale abbia o meno, una strategia che tenti di costruire una prospettiva di sviluppo per la nostra città.

 La vicenda “Miramare” sembrerebbe rispondere negativamente all’interrogativo.

Com’è possibile pensare di affidare una struttura così importante ad un’associazione, dal curriculum inesistente, per svolgervi attività effimere?

Con quali procedure poi! I suoi collaboratori hanno mai sentito parlare di “evidenza pubblica”? Sanno cos’è? O le hanno teso una trappola per far conoscere da vicino, a lei e agli altri assessori, le condizioni di vita dei detenuti in Italia?

Altra ipotesi: quali accordi inconfessabili ha stretto in campagna elettorale con ambienti confindustriali, l’assessore proponente, per rischiare così tanto? A quali poteri risponde?

 La questione della valorizzazione degli immobili pubblici è delicatissima non solo per le modalità di affidamento, ma anche per il ruolo che essi dovrebbero avere in una strategia seria di sviluppo.

Un’amministrazione come la Sua, che lamenta l’assenza di risorse, avrebbe a disposizione proprio la leva della valorizzazione degli immobili per rimettere in moto l’economia.

 Ma servirebbe appunto una strategia, sapere cosa possa diventare la città nei prossimi cinque anni, quali obiettivi perseguire per realizzare quella vision, quali funzioni potrebbero essere localizzate negli immobili per assecondare la strategia.

 E soprattutto, servirebbe la capacità di selezionare in maniera trasparente e oggettiva le proposte, non ricorrendo a meccanismi clientelari, dai quali Lei ha sempre detto, a parole, di voler prendere le distanze.

 E’ anche su questo terreno che sarà misurata la Sua capacità di amministrare: sulla capacità di decidere in maniera consapevole, scegliendo soluzioni praticabili ed efficaci, senza lasciarsi incantare dal pressapochismo di quelli della “fantasia al potere”, che poi lasciano solo macerie dietro di sé.

 Sindaco, spesso la pensiamo diversamente sulle soluzioni possibili per i problemi della città, ma sia certo che, di fronte a soluzioni condivisibili, anche se impopolari, non Le faremo mancare il nostro sostegno leale.

 Abbia il coraggio di fare pulizia intorno a sè: nella Sua Giunta ci sono alcune potenzialità ma le mele marce sono troppe e soffocano anche quel poco di buono che potrebbe essere prodotto.

 E recida alcuni cordoni ombelicali che le si stanno attorcigliando attorno al collo e la faranno soffocare: se la città avesse voluto essere amministrata da certi personaggi, li avrebbe votati quando si sono candidati a sindaco, ricevendo invece una sonora batosta elettorale.>>

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