polizia squadra mobileNella notte in  Via Mattia Preti, personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura ha proceduto all’arresto di G.P.  e L.K., ambedue reggini e  classe ’85.

Alle ore 02,45 la Volante durante i servizi di controllo straordinari del territorio disposti dal Questore Dott. Guido Nicolò Longo, in atto per tutta la settimana, nel transitare dalla Via Miceli notava sprigionarsi delle fiamme dal cortile interno della Scuola “Vittorino Da Feltre” di Via Cannizzaro e contemporaneamente venivano visti darsi a precipitosa fuga due soggetti.

I due giovani si introducevano all’interno di un cortile condominiale e si nascondevano dietro un’autovettura in sosta, dove venivano raggiunti e bloccati dagli operatori che prontamente, senza perderli mai di vista, si erano lanciati al loro inseguimento.

Veniva, pertanto, effettuata perquisizione sul posto e indosso ad uno dei due veniva rinvenuto un accendino che veniva sequestrato. Gli agenti sono stati insospettiti anche da un fortissimo odore di petrolio, caratteristico dell’esca di accensione denominata diavolina. Tale odore proveniva dalle mani di G.P.

La perquisizione a carico del L.K. aveva esito positivo: nella tasca anteriore del giubbotto, un involucro in plastica trasparente, contenente presumibile sostanza stupefacente che veniva inviata al competente Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica per le analisi del caso e risultava a seguito dell’analisi chimica qualitativa Cannabis Sativa del peso netto di 0,50 grammi, triturata e secca.

 A seguito dell’allarme dato dalla Centrale Operativa, giungevano in zona altri equipaggi in Ausilio per una attenta battuta in zona.

In particolare la Volante convergeva immediatamente presso la scuola e richiedeva l’intervento dei Vigili del Fuoco accertando in atto l’incendio di due bidoni per la raccolta differenziata posti all’interno del cortile della scuola, oltre il cancello regolarmente chiuso.

Inoltre, lungo la facciata della scuola alle finestre poste al primo piano, raggiungibili percorrendo un cornicione, erano state collocate altrettante porzioni di Diavolina, utilizzate come innesco per cagionare altro incendio. Dette esche venivano spente con mezzi di fortuna potendo verificare che risultavano annerite e parzialmente liquefatte le quattordici serrande in plastica delle finestre in questione.

Interveniva pertanto una Squadra dei Vigili del Fuoco, che provvedeva allo spegnimento dei bidoni che ormai erano completamente distrutti e risultava danneggiata una pianta ornamentale ed annerita la recinzione del plesso scolastico. Anche il Capo Squadra dei Vigili del Fuoco confermava la natura DOLOSA dell’evento.

Interveniva altresì personale locale Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica per i rilievi di competenza, mentre l’equipaggio della Volante provvedeva al sequestro di Numero DUE frammenti di Diavolina di cui uno combusto prelevato tra quelli incendiati su una delle finestre e l’altro intero rinvenuto sul cornicione che ha permesso di raggiungere le finestre di tutto il piano.

Apparendo quindi pienamente acclarata la piena responsabilità dei due soggetti in ordine all’incendio che si era cagionato, si procedeva all’arresto dei due in flagranza di reato per danneggiamento aggravato.

Nella prosecuzione dell’attività di indagine in merito all’accaduto, si procedeva alla visione delle sequenze fotografiche in memoria nel telefono in possesso al momento dell’intervento a G.P. e si rilevavano due fotografie all’orario 02,42 come da file di memoria dell’unità fotografica ove è ritratto L.K. appoggiato ad un palo in piazza Unicef ed in sfondo le finestre della scuola illuminate dalla fiamme delle esche applicate.

Occorre rappresentare che la dinamica dei fatti e quanto attuato dai giovani, sono altamente significativi della personalità di entrambi i soggetti, i quali in sfregio a qualsiasi regola sociale e di convivenza civile, non esitavano a collocare le esche per appiccare l’incendio alle serrande e con altrettanta spavalderia, realizzavano le foto aventi a sfondo le finestre “illuminate dall’incendio”.

Dell’avvenuto arresto é stato dato avviso al Procuratore della Repubblica di Turno presso il Tribunale di Reggio Calabria nella persona della Dottore Rosario Ferracane ed i soggetti tradotti in carcere per il giudizio innanzi al Giudice per le Indagini Preliminari.

 

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