carabinieri rione modena 2I Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria hanno eseguito un’Ordinanza di Custodia Cautelare, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Reggio Calabria su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 23 soggetti, appartenenti alla ‘ndrangheta nella sua articolazione territoriale denominata cosca “ASCONE”, operante a Rosarno (RC) e territori limitrofi, responsabili a vario titolo di associazione di tipo mafioso (art. 416 bis) e reati collegati tipici dei sodalizi criminali;

 L’attività d’indagine rientra in una più ampia manovra investigativa nei confronti delle cosche di ‘ndrangheta operanti nel territorio della città di Rosarno (RC) e che ha già portato all’esecuzione di altri provvedimenti restrittivi ( Operazioni ALL INSIDE 1 e 2) e di sequestro beni (Operazione ALL CLEAN 1 e 2)

 Si è accertato come i “PESCE” ed i “BELLOCCO” costituiscano tuttora due poli intorno ai quali gravitano altre cosche, ad esse collegate sia da legami di parentela che da cointeressenze affaristiche. È emerso che non si tratta di poli contrapposti, ma ognuno dei due sodalizi costituisce baricentro di interessi di tipo economico e criminale e, anche in presenza di sovrapposizione di interessi, le due articolazioni territoriali della ‘ndrangheta si sono adoperate per evitare che si creassero fratture ed anzi sono intervenute per ricomporre gli attriti creatisi tra le cosche satelliti. È il caso delle vicende che hanno riguardato le cosche “ASCONE” e “SABATINO”, rispettivamente legate ai “BELLOCCO” ed ai “PESCE”. In relazione a ciò, questi ultimi sono stati i principali artefici delle azioni di fuoco subite dagli ASCONE.

Le investigazioni hanno focalizzato l’attenzione anche sulle attività della cosca “ASCONE” ed hanno consentito di accertare che l’organizzazione criminale, con strumenti, condotte e dinamiche tipiche e consolidate della criminalità organizzata, ha commesso numerosi reati fine, tra i quali: traffico di sostanze stupefacenti e di armi da fuoco anche da guerra, intestazione fittizia di beni, riciclaggio e favoreggiamento di latitanti.

I particolari dell’operazione saranno resi noti agli organi d’informazione nel corso di una conferenza stampa, che sarà tenuta presso questo Comando dal Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, dott. Federico Cafiero de Raho e dal Procuratore Aggiunto della Repubblica di Reggio Calabria, dott. Michele Prestipino Giarritta alle ore 11.00 di oggi.

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