arpacal ariaNegli ultimi decenni, nello specifico del controllo delle emissioni in atmosfera, si è assistito ad una graduale transizione da un approccio basato sulla Tutela della Salute Pubblica ad un approccio più complesso basato sulla Tutela dell’Ambiente nel suo complesso. I principali provvedimenti di recepimento delle Direttive comunitarie:

 

– Dlgs 4 agosto 1999, n. 351: “Attuazione della Direttiva 96/62/CE in materia di valutazione e di gestione della qualità dell’aria”,

 

– DM 2 aprile 2002, n. 60: “Recepimento della Direttiva 1999/30/CE e della Direttiva 2000/69/CE concernenti i valori limite di qualità dell’aria ambiente degli inquinanti,

 

– il DM 60 a sua volta è stato modificato dal Dlgs 13 agosto 2010, n. 155 (30/09/2010): Qualità dell’aria ambiente – Attuazione direttiva 2008/50/CE, come modificato ed integrato dal Dlgs 24 dicembre 2012, n. 250 (12/02/2013),

 

seppur non esaurendo la proliferazione della regolamentazione in materia, hanno reso chiaro l’orientamento normativo cui i singoli stati membri dovessero tendere. Lo stesso tenore delle direttive comunitarie, tra l’altro, è esemplificativo della transizione in atto. Si passa dal regolamentare il controllo dei valori limite di alcuni inquinanti nell’atmosfera alla valutazione della qualità dell’aria ambiente nel suo complesso, seppur affiancata al controllo delle emissioni al camino cercando di intensificare le attività di prevenzione del danno ed all’adozione di misure di mitigazione atte alla riduzione in senso assoluto dell’impatto antropico.

 

arpacal aria 1In linea con questa politica, la Comunità Europea, su proposta della Regione Calabria, ha finanziato il progetto di strutturazione della Rete Regionale di Tutela della Qualità dell’Aria in conformità a quanto previsto nel D.Lgs 155/2010 e s.m.i. e la Regione Calabria ha inteso affidare la prima strutturazione e la gestione della rete all’Arpacal che, nell’ambito della responsabilità pianificatorie affidatele, ha situato un laboratorio scientifico di misura fisso (qualificata come stazione per il c.d. fondo urbano) all’interno del Parco Provinciale della Biodiversità Mediterranea, a completamento di altre stazioni di misura in già disponibilità del Comune di Catanzaro e qualificate come stazioni alla misura degli inquinanti del traffico veicolare (rotatoria Via G. Da Fiore e Viale Emilia in Santa Maria di Catanzaro).

 

foto web1Oggi alle ore 11:00, presso il MUSMI della Provincia di Catanzaro, alla presenza del Commissario Ferro per l’Ente Provincia di Catanzaro, coadiuvata dal Segretario generale e Dirigente ad interim del Settore Ambiente Dott. Domenico Primerano e dalla Dott.ssa Serena Procopio, e del Dott. Oscar Ielacqua Direttore Scientifico dell’Arpacal coadiuvato dal Dirigente Tecnico Ing. Domenico Vottari in qualità di Referente di Convenzione e Responsabile Unico del Procedimento, è stato sottoscritto l’importante protocollo d’intesa tra i due Enti.

 

Il Commissario Ferro ed il Dott. Ielacqua hanno espressamente ringraziato la Regione Calabria ed in particolare il Dipartimento Agricoltura, la Protezione Civile e nello specifico il Dipartimento Ambiente nelle persone del Dirigente Generale Ing. Bruno Gualtieri e del Dirigente di Settore Ing. Salvatore Epifanio per l’attenzione sempre maggiore posta ai problemi ambientali di interesse istituzionale degli Enti firmatari l’accordo e per l’importante delega, nell’ambito della programmazione POR FESR 2007-2013, concessa all’ARPACAL come soggetto attuatore della Rete Regionale della Qualità dell’Aria. Per la Provincia di Catanzaro altresì, la disponibilità di un laboratorio scientifico per la qualità dell’aria, sarà occasione utile per attingere in tempo reale a dati ambientali sulla qualità dell’aria del Parco, vera oasi di benessere per i cittadini di Catanzaro, e per porre in campo iniziative di divulgazione ambientale e scientifiche a favore di qualsiasi soggetto interessato quali istituti scolastici di qualsiasi grado ed istruzione, università, associazioni ambientaliste ma anche semplici cittadini.

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