potere-al-popolo-reggio-calabriaNota di Potere al Popolo Calabria: <<Non siamo sorpresi perché ormai abbiamo fatto l’abitudine al periodico rilancio della costruzione del Ponte sullo Stretto, specie in concomitanza con elezioni di qualsiasi natura. Nonostante le evidenze tecnico-scientifiche che da anni sostengono l’infattibilità di questa opera, non possiamo tuttavia sottovalutare il rischio che si ritorni a dirottare risorse pubbliche solo ed esclusivamente per favorire gli interessi di gruppi industriali, politicanti in rovina e in cerca delle ribalta, e malaffare organizzato.

E’ illogico, oltre che politicamente criminale, richiedere che i fondi previsti dal Recovery Fund debbano essere indirizzati alla realizzazione di questa mega opera.

Al netto dell’impatto ambientale che eserciterebbe sul territorio in modalità disastrose (ci siamo già dimenticati la necessità di mutare atteggiamento nei confronti del Pianeta che sembrava fosse stata acquisita dopo l’insorgenza della pandemia?), tante, troppe sono le criticità che i cittadini di Calabria e Sicilia vivono quotidianamente per sentir parlare ancora di Ponte.

Nulla è stato fatto negli ultimi anni per sostenere la continuità territoriale tra le due sponde. I trasporti continuano a subire un depotenziamento fatale a danno di chi intende muoversi agilmente tra le due regioni. Il dissesto idrogeologico dei territori di Calabria e Sicilia, richiamato da ogni nubifragio nel quale i rischi per l’incolumità collettiva sono sempre maggiori; la mobilità impraticabile (e l’emergenza sanitaria in corso rende ancora più complicati gli spostamenti sul territorio nazionale); le infrastrutture fatiscenti; l’assenza di prospettive di sviluppo che permettano ai giovani di non emigrare all’estero o verso il nord Italia; la situazione drammatica della sanità regionale, in Calabria, che si traduce in una puntuale e drammatica emigrazione sanitaria.

Queste dovrebbero essere le priorità per una classe dirigente all’altezza del suo ruolo. E invece continuiamo a sentir parlare di progetti inutili, palesemente irrealizzabili e oltremodo costosi. Basti pensare alle migliaia di euro che le società incaricate degli studi di progettazione e della realizzazione del Ponte hanno negli anni dilapidato e sottratto alla collettività.

Per questi motivi saremo presenti alla manifestazione indetta dalla Rete No-Ponte per sabato 26 settembre a Messina dalle ore 17:00 (https://www.facebook.com/events/2736716723318485).

Invitiamo la cittadinanza a mobilitarsi per rivendicare uno sviluppo giusto, equo e costruito con la partecipazione della collettività.

Diciamo no alle grandi opere che distruggono i territori e all’arroganza di ceti politici e imprenditoriali che intendono imporre i loro interessi a scapito del benessere della popolazione.

Diciamo no, infine, al Ponte sullo Stretto per affermare tanti “sì”: vogliamo territori recuperati all’abbandono, mobilità, lavoro, sanità, diritti e giustizia sociale!>>

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