Sindaco Mario Foti e Prefetto Postiglione (1)Ieri 8 ottobre 2015, in una riunione tenutasi al “Lido dei Ciclopi” di Aci Castello, il Prefetto Umberto Postiglione, direttore dell’Agenzia Nazionale dei beni confiscati alla mafia, ha consegnato al Sindaco di Furnari Avv. Mario Foti novanta beni confiscati alla criminalità organizzata. Si tratta di trentuno unità immobiliari, di cinquantasette posti macchina ed altre aree urbanizzate comprese e costituenti l’intero lotto 7 del complesso Portorosa, a seguito di provvedimento definitivo di condanna nei confronti di un soggetto condannato in modo definitivo per reato associativo, con conseguente confisca. La richiesta d’assegnazione era stata avanzata dal Sindaco di Furnari con nota del 27 aprile 2015 e successivamente reiterata nel settembre di quest’anno. L’avv. Foti chiedeva l’assegnazione per le finalità previste dal D. L. 6/9/2011 n. 159, come modificato dalla L. 24/12/2012 n. 238, ex art. 48, comma 3, lettera c) la quale prevede appunto che i beni immobili vengano trasferiti per finalità istituzionali o sociali al patrimonio del Comune, ove l’immobile è sito. Tali beni verranno volturati in favore del Comune di Furnari e faranno parte del suo patrimonio indisponibile: si tratta di unità immobiliari di pregio, che insistono nel complesso Portorosa e sono stati sempre utilizzati come residence per turisti in un’area curata ed inserita in una zona decorata con verde e ampi spazi urbanizzati. L’Amministrazione Comunale di Furnari con apposito progetto valuterà come meglio utilizzare questo patrimonio immobiliare d’indubbio valore secondo le finalità della legge. In particolare sarà vagliata tutta una serie di opzioni per far sì che detti beni possano essere destinati ad attività a servizio del territorio, per attuare opportune politiche di promozione sociale, culturale, ambientale, della legalità e della sicurezza, creando opportunità di sviluppo e lavoro, per combattere il disagio sociale, l’emarginazione e la disoccupazione. Il Sindaco di Furnari esprime soddisfazione e compiacimento per siffatto importante riconoscimento da parte dello Stato che arricchisce il patrimonio immobiliare di un Comune che nel corso degli anni ha subito pregiudizio e danni da parte della criminalità organizzata e da fatti illeciti, che hanno visto la popolazione residente subire gli effetti negativi dei danni ambientali causati collegati alla discarica di Mazzarrà Sant’Andrea ai quali, come le recenti risultanze investigative dimostrano, non è stata estranea la criminalità collegata con il ciclo illecito dei rifiuti.

Foti Rodrigo

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