Il Popolo della Famiglia di Firenze ci ha inviato il seguente comunicato che pubblichiamo: <<Popolo della Famiglia: lettera aperta al Premier Mario Draghi: “Signor Presidente, la scia delle grida di dolore delle persone gravemente danneggiate dal vaccino va da Siracusa e Messina, passando da Firenze, fino al Veneto. Sospenda il Green Pass, e vada in urgente soccorso dei colpiti e delle loro famiglie!…”

Sarebbero da leggere integralmente i drammatici contenuti della lettera aperta (l’originale dell’email è allegato alla presente) che il Popolo della Famiglia Firenze ha inviato al Presidente del Consiglio Mario Draghi, e ai dirigenti dei partiti che formano il suo Governo, sul tema, ampiamente sottovalutato dai media, dei gravissimi danni che sono stati riportati in taluni casi di post-vaccinazione Covid, in questo caso testimoniati direttamente da chi ne è stato vittima, intervistato dall’agenzia informativa La Nuova Bussola Quotidiana. Il referente del Popolo della Famiglia per Firenze, Pier Luigi Tossani, l’ha citata, da qui
“C’è Laura che da sei mesi è senza saliva e con la lingua “ustionata”; c’è Gabriella, che due giorni dopo il vaccino Pfizer ha avuto un black out della vista: “Da allora un calvario, valori sballati, sempre stanca e senza forze, col cuore in sofferenza e bruciori inspiegabili”. Sono le storie drammatiche delle vittime da vaccino, che hanno segnalato ad Aifa reazioni avverse, ma non hanno mai ricevuto attenzioni mediche, se non una dose di tranquillanti e il terrore di restare invalide per sempre. E ora vincono paura e vergogna ed escono allo scoperto: “Siamo trattate come malati di Serie B, ci siamo vaccinate convintamente, ma per noi i benefici non hanno superato i rischi”.

e da qui:
“Febbre costante, bruciori, scosse continue e un deperimento dei nervi che i medici ancora non riescono a spiegarsi. Il calvario di Alessia D’Arrigo che da Messina ha trovato il coraggio di raccontare in un video la sofferenza subita dopo la prima dose di Astrazeneca. “Secondo i medici è un’infezione dei capillari causata dalla proteina spike, sono stata malissimo e ancora oggi soffro, oltre a non avere diritto neanche al green pass. A chi mi cerca e mi racconta il dolore delle reazioni avverse da vaccino dico di parlare e di vincere la vergogna.”
Il referente del Popolo della Famiglia Firenze ha scritto a Draghi:
“Si tratta di un calvario che investe ormai tutta l’Italia, da Siracusa e Messina, a Imperia e Conegliano. Non sono casi isolati, poiché le persone che hanno reso pubblica la loro testimonianza, sono poi state contattate da molte altre che hanno vissuto la loro stessa esperienza, e avevano timore di esporsi. Abbiamo poi letto anche di Firenze, dove un diciassettenne è stato ricoverato per trombosi cerebrale – che non è uno scherzo – dopo il vaccino. Aspettiamo inoltre le autopsie di quelli che sono morti, come, ad Asiago, un uomo, anch’egli giovane e in salute, deceduto il giorno successivo all’inoculo. Circa quest’ultimo caso, la Ulss 7 Pedemontana, in una nota ha spiegato che 
«al momento non vi è alcuna ragione per sospettare un nesso causale tra i due eventi. Al fine di garantire la massima trasparenza, l’azienda ha comunque disposto lo svolgimento dell’autopsia per accertare le cause del decesso». 
Sorge spontanea la domanda: come è possibile che all’ASL Veneta si affermi che non vi è alcun nesso, ancor prima che l’autopsia sia stata fatta? Ogni commento è superfluo.e conclude:

Signor Presidente, premesso che non è nostra intenzione, specie in questa sede, entrare nel merito della questione vaccinale nel suo insieme, considerate però le gravissime evidenze della sua evoluzione circa i gravi rischi conseguenti all’inoculo, che, pur ormai manifesti, non sono portati a conoscenza dei cittadini come dovrebbero, ci rivolgiamo nuovamente a Lei, e stavolta, per doverosa conoscenza, anche ai dirigenti dei partiti che partecipano al Suo Governo, per chiederLe di:

  • revocare il Green Pass, poiché il timore di vaccinarsi si rivela sempre più giustificato, ed è giusto lasciare alle persone la sostanziale libertà di assumersi, o meno, i rischi correlati;
  • non lasciare sole le persone che si sono vaccinate in spirito di buona volontà, fidandosi delle indicazioni governative, e che sono rimaste colpite dei vaccini in modo forse permanente e invalidante, e a questo danno hanno visto aggiungere la beffa di essere trattate con sufficienza dal personale del SSN. Non lasciate sole queste persone, che, improvvisamente, si sono viste compromettere anche la loro capacità lavorativa, e che, con le loro famiglie, devono essere adeguatamente e urgentemente indennizzate e sostenute, anche dal punto di vista finanziario.>>

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